Ufficiale, ADDIO DIESEL: dal 14 Aprile SOSPENSIONE del CARBURANTE ai distributori I Non verrà mai più erogato: le auto sono da buttare

Ufficiale, il momento tanto temuto, infine è arrivato: è scattato l’addio al Diesel. Dal 14 Aprile prossimo, arriva la sospensione del carburante. E’ fatta, è deciso, e la decisione ormai non prevede grosse speranze per tutti quelli che hanno questo motore.
Le auto sono da buttare? Il grande dilemma che aleggia nelle teste di tutti i possessori di auto diesel è, ovviamente, il cuore di tutta questa vicenda.
Hai fatto sacrifici per comprare un veicolo, nessuno ti ha detto nulla circa la dismissione del carburante che ne alimenta il motore e, ora, sei fritto.
La tua auto non serve più: te lo hanno detto in tutti i modi, in tutte le salse, e ora è fatta. Ai distributori non ti erogheranno più il diesel. Decisione storica.
Decisione pesante: ma le auto, a questo punto, che fine fanno? Il grande interrogativo resta ancora aperto. Ecco le istituzioni che cosa hanno deciso.
Addio diesel: dal 14 aprile non te lo erogano più
Dal 2025 in poi, l’utilizzo dei motori diesel in Italia e in Europa sarà sempre più regolamentato a causa delle politiche ambientali volte a ridurre le emissioni di CO₂ e inquinanti. Tuttavia, non è previsto un divieto totale e immediato per i veicoli diesel, specialmente quelli di ultima generazione. Esistono infatti diverse soluzioni per continuare a utilizzare il diesel legalmente, puntando su carburanti alternativi e tecnologie più pulite.
Una delle principali alternative è rappresentata dai biocarburanti avanzati, come l’HVO (Hydrotreated Vegetable Oil), un diesel sintetico derivato da oli vegetali esausti e grassi animali. Questo tipo di carburante è già compatibile con molti motori diesel moderni senza necessità di modifiche. L’HVO garantisce una combustione più pulita, riduce notevolmente le emissioni di particolato e può abbattere le emissioni di CO₂ fino al 90% rispetto al diesel tradizionale. In Italia alcune aziende petrolifere lo stanno già distribuendo, soprattutto per flotte aziendali e mezzi pesanti.

L’alternativa di cui si parla di meno
Un’altra possibilità è data dai carburanti sintetici, noti anche come e-fuels. Si tratta di carburanti prodotti attraverso processi alimentati da energia rinnovabile, in grado di ridurre drasticamente l’impatto ambientale del diesel. Gli e-fuels non sono ancora ampiamente disponibili, ma sono oggetto di ricerca e sviluppo in Europa, anche per garantire la sopravvivenza dei veicoli termici nel lungo termine.
Anche gli aggiornamenti software dei motori diesel stanno giocando un ruolo importante. Alcuni istituti di ricerca, come l’Illinois Institute of Technology, stanno studiando modelli intelligenti che permettano ai motori diesel di adattarsi a nuovi carburanti senza necessità di sostituire componenti meccaniche. Con un semplice aggiornamento del software di gestione del motore, sarebbe possibile ottimizzare la combustione di carburanti alternativi, rendendo il diesel ancora competitivo e compatibile con le normative future. Infine, per continuare a utilizzare un veicolo diesel nel 2025 sarà fondamentale rispettare le normative locali. Alcune città italiane e europee stanno introducendo zone a traffico limitato (ZTL) ambientali dove i diesel Euro 4 o inferiori non possono circolare. In questi casi, è importante verificare le specifiche restrizioni e, se necessario, dotarsi di un veicolo più recente (Euro 6d), oppure installare sistemi di filtraggio e riduzione delle emissioni, se omologati.