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Truffa dell’ANZIANO: l’ignobile fregatura di Pasqua I Ti rubano tutto in un secondo: si approfittano dei vulnerabili, ma puoi salvarti così

anziani-guida-Depositphotos.com-giornalemotori.it
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La “truffa dell’auto dell’anziano” è uno degli inganni più subdoli e purtroppo diffusi in Italia nel 2025. Colpisce principalmente persone anziane, considerate bersagli facili.

Li scelgono per la loro maggiore vulnerabilità, scarsa familiarità con le moderne tecnologie e spesso ridotta prontezza nel riconoscere comportamenti sospetti.

Gli anziani sono in pericolo. Sotto Pasqua, e nei ponti, statisticamente i reati e le truffe ai loro danni, anche in strada, aumentano in modo esponenziale.

Il meccanismo della truffa auto può variare nei dettagli, ma lo schema di base rimane invariato: simulare un danno all’auto o una situazione di emergenza per estorcere denaro all’anziano.

Come funziona la truffa? Il modus operandi tipico prevede che un truffatore segua un anziano alla guida della propria auto. Conoscerlo può aiutare a cavarsela.

Ecco come ti fregano: fai attenzione

A un certo punto, il truffatore provoca volontariamente un piccolo urto (o finge che sia avvenuto), per esempio lanciando un oggetto contro l’auto della vittima. Subito dopo, la persona si affianca al veicolo dell’anziano e lo invita ad accostare, facendo finta di aver subito un danno.

Una volta fermi, il truffatore — spesso educato e convincente — fa notare un presunto danno alla propria auto (quasi sempre già presente o inesistente) e minaccia di chiamare l’assicurazione o la polizia. A quel punto, con tono intimidatorio ma pacato, propone una soluzione “amichevole”: evitare il sinistro e risolvere tutto lì sul posto, chiedendo una somma in contanti, anche 100-500 euro, come risarcimento. Gli anziani, spaventati o confusi, spesso pagano per evitare grane, senza sapere di essere stati truffati.

Anziani alla guida, quando scatta il ritiro - fonte Freepik - giornalemotori.it
Anziani alla guida, quando scatta il ritiro – fonte Freepik – giornalemotori.it

Il modi cambiano, la fregatura è la stessa

Un’altra variante coinvolge falsi meccanici o finti agenti assicurativi che intercettano l’anziano in un parcheggio o per strada, lo convincono che l’auto ha un guasto o che è coinvolta in un sinistro non segnalato, e lo portano con l’inganno a “riparare” l’auto o a pagare un finto danno. La truffa è molto comune in centri urbani e parcheggi di supermercati, ospedali e mercati rionali. Le vittime preferite sono anziani soli alla guida, spesso ultra settantenni, che usano ancora l’auto per piccole commissioni. I truffatori sono molto esperti nel leggere il linguaggio del corpo e riconoscere chi può cadere nel tranello.

Oltre alla perdita economica, spesso significativa per una pensione, la vittima subisce uno shock emotivo che può portare a perdere fiducia negli altri o a non voler più guidare. Alcuni anziani scoprono di essere stati truffati solo dopo averne parlato con i familiari o dopo aver visto notizie simili in TV o sui social.