“Mi mostri il suo MC, o scenda subito dall’auto”: nuovo MODULO di CIRCOLAZIONE obbligatorio da Aprile I Rischi 3000 euro al posto di blocco con confisca dell’auto

Senza questo foglio, ora rischi davvero grosso. Ecco che cosa è la documentazione MC e in quali casi è obbligatoria.
Rispettare tutte le norme che sono contenute nel Codice della strada è oggi più fondamentale che mai. Chi non segue la legge, infatti, può rischiare davvero grosso, motivo per cui è bene essere informati su tutto quello che è necessario seguire e sugli obblighi da non dimenticarsi.
Non è sempre facile però stare al passo. E non lo è soprattutto in un momento come questo, in cui ogni giorno le regole da rispettare sembrano cambiare. Colpa anche del nuovo Codice della strada, entrato in vigore lo scorso aprile, che sta cambiando la vita di tutti noi.
In particolare oggi parliamo di un obbligo fondamentale che ha a che fare con il documento chiamato “MC“. La maggior parte degli automobilisti nemmeno sa di che cosa si tratti, ma bisogna evitare di commettere questa infrazione per non rischiare sanzioni decisamente salate.
Prima di tutto è necessario chiarire che il documento “MC” non è sempre obbligatorio. Esso diventa necessario soltanto in alcuni casi, che però sono frequenti. Ecco che cosa dice il Codice della strada in proposito.
Quando ti serve il documento “MC”
Tra le situazioni più comuni vi è quella del prestito della propria auto a terzi, o dell’utilizzo di un veicolo che non ci appartiene. Questo può capitare per ragioni di diversa natura, magari per un’emergenza oppure perché il veicolo che dovremmo usare è guasto e non può essere dunque utilizzato.
Ad occuparsi di questa questione è l’articolo 94 del Codice della strada. Esso specifica che si può guidare l’auto intestata ad un altro soggetto. Questo però solo nel rispetto di determinati vincoli, soprattutto temporali. Se non si convive con la persona di cui si prende l’auto e il prestito dura più di 30 giorni, si può incappare in problemi di diversa natura.

Ti serve il documento
Se il prestito dura più di 30 giorni, a quel punto diventa obbligatorio comunicare il cambio di utilizzatore alla Motorizzazione Civile tramite un documento apposito. Il mancato aggiornamento di questa informazione può comportare sanzioni davvero salate che vanno da un minimo di 700 fino ad un massimo di 3.000 euro.
Inoltre, le autorità possono disporre il ritiro immediato della carta di circolazione. Essa sarà restituita solo una volta che la situazione sarà stata regolarizzata. Prestare l’auto è dunque possibile, ma ci sono delle normative da rispettare.