ULTIM’ORA, arriva la TASSA sulle MULTE auto: dal 31 Marzo paghi la multa più il 30% in imposte di notifica e consegna

E’ ufficiale: da fine mese pagheremo una nuova tassa, una tassa sulle multe auto. Peggio ancora, una tassa sulle notifiche delle multe auto. Tutto vero: la nuova imposta di ‘consegna’ e notifica andrà pagare a partire dal 31 Marzo. E peserà eccome.
Rispetto ai precedenti riscontri, statisticamente parlando dovremo pagare un + 30 per cento in più e questo farà letteralmente impazzire molti.
La nuova imposta di notifica per automobilisti, con effetto immediato, si aggiunge alla multa che paghi, per cui l’importo può diventare davvero mostruoso.
E’ questo il vincolo a cui siamo costretti a partire da fine mese, anche se non lo sa ancora nessuno. L’impatto, sulle tasche, non sarà affatto indifferente.
E’ questa la nuova disposizione dettata dal Codice della Strada, con un peso complessivo che farà arrabbiare ancora di più i soggetti multati.
Arriva la tassa sulla notifica della multa
Nel 2025, il sistema di notifica delle multe stradali in Italia segue procedure aggiornate per garantire maggiore efficienza e rapidità. Le sanzioni possono essere comunicate ai cittadini attraverso diversi canali ufficiali, sia digitali che tradizionali, con tempi e modalità specifiche stabilite dal Codice della Strada.
Le multe devono essere notificate entro 90 giorni dall’accertamento dell’infrazione, se il trasgressore è residente in Italia. Per i residenti all’estero, il termine è di 360 giorni. Se la notifica avviene oltre questi limiti, la multa è annullabile. Dal 2024, se il destinatario ha un domicilio digitale (PEC), la multa viene notificata direttamente alla Posta Elettronica Certificata. Questa modalità è valida per privati, aziende e professionisti registrati nei pubblici elenchi.

Piattaforma digitale per le sanzioni: non scappi più
A marzo 2025, molte amministrazioni locali utilizzano il Portale delle Notifiche Digitali (PND), dove gli automobilisti possono ricevere e pagare le multe online. L’accesso avviene tramite SPID, CIE o CNS. Se il cittadino non ha un indirizzo PEC registrato, la multa viene notificata tramite raccomandata A/R. Se il destinatario non è presente al momento della consegna, il documento viene depositato presso l’ufficio postale con avviso di giacenza.
Se la notifica cartacea non viene ritirata entro 10 giorni, la multa si considera comunque notificata per “compiuta giacenza”. Per le PEC, invece, la notifica è valida anche se il destinatario non apre l’email. L’aumento delle spese di notifica postale, però, è pazzesco e rappresenta una sorta di nuova tassa: da fine marzo, l’aumento balzerà a 12,40 euro, molto in più rispetto ai 9,50 di media registrati in precedenza, con un aumento de 7 per cento che, nel giro di tre anni porta il computo complessivo a un + 30 per cento totale.