“Dov’è il suo lasciapassare?”: ufficiale, dal 31 Marzo al posto di blocco ti chiedono l’ANNOTAZIONE MINISTERIALE I Se manca, non ti fanno guidare mai più

“Dov’è il suo lasciapassare?”: è ufficiale, dal 31 Marzo al posto di blocco adesso le autorità hanno il potere di chiederti la ‘Annotazione Ministeriale’.
Adesso ti fermano, e ti chiedono l’annotazione ministeriale: di che cosa si tratta? E’ presto detto e, ovvio, chi non lo sa, parte già col piede sbagliato.
Stiamo infatti parlando di una delle più note indicazioni di legge che debbono essere rispettate da chi guida, e che fa riferimento a un atto, di cui essere in possesso.
Viene definita come annotazione ministeriale, anche se passa direttamente dalla Motorizzazione e alcuni la chiamano anche ‘comunicazione MC’.
I guidatori che si trovano nella posizione di possederla, se non lo fanno, e non la mostrano, rischiano di non poter più guidare quel veicolo.
Annotazione ministeriale: mostrala al posto di blocco
In Italia, guidare l’auto di un’altra persona occasionalmente non richiede particolari autorizzazioni. Tuttavia, se l’utilizzo supera i 30 giorni consecutivi, la normativa prevede alcune regole specifiche. In particolare, il Codice della Strada (art. 94, comma 4-bis) stabilisce che l’uso prolungato di un veicolo intestato a un’altra persona deve essere formalmente registrato.
Secondo la legge italiana, se una persona utilizza in modo esclusivo un veicolo per più di 30 giorni continuativi, è obbligatorio registrare questa situazione presso la Motorizzazione Civile. Questo vale per privati cittadini che utilizzano l’auto di un familiare o di un amico per oltre un mese e aziende o società che concedono un veicolo a un dipendente o collaboratore.

Ecco cosa occorre fare subito
L’intestatario del veicolo deve quindi richiedere l’annotazione del conducente sulla Carta di Circolazione. Per poter guidare legalmente un veicolo non proprio per più di 30 giorni consecutivi, occorre il modulo di richiesta fornito dalla Motorizzazione Civile, la copia della Carta di Circolazione, il documento d’identità del proprietario e del conducente abituale e la dichiarazione di concessione d’uso firmata dall’intestatario, oltre all ricevuta del pagamento della tassa amministrativa (circa 16 euro più diritti di segreteria).
Dopo la registrazione, la Motorizzazione rilascia un tagliando adesivo da applicare sulla Carta di Circolazione, indicando il nome del conducente abituale.Se si guida l’auto di un’altra persona per più di 30 giorni senza registrazione si rischia una multa da 728 a 3.636 euro. Può essere disposta la ritenzione della Carta di Circolazione fino alla regolarizzazione. Le sanzioni non si applicano nei casi di uso occasionale e saltuario, purché non si superi il limite di 30 giorni consecutivi.