“Mai più patenti ritirate agli italiani”: Salvini firma la CARTA NAZIONALE I Da Aprile, sanzione annullata: puoi continuare a guidare
“Mai più patenti ritirate agli italiani”: Salvini firma quella che può essere vista come la ‘carta nazionale’, un documento che ti evita le sanzioni. In pratica, se commetti una infrazione che prevede il ritiro della licenza di guida, non ti faranno più niente.
A una sola condizione: che tu sia italiano. Il famoso concetto del ‘prima gli italiani’, dunque, per chi guida assume un vero e proprio significato concreto.
Da Aprile cambia tutto: la sanzione viene annullata, e puoi continuare a guidare come ti pare e quanto ti pare. Anche se hai bevuto come una spugna.
Anche se hai sforato i limiti di velocità ben oltre i limiti: non importa. Almeno, non importa se sei italiano. E se ti attieni ad una guida in termini di territorialità.
Sì esatto: perché quello di cui parliamo è un decreto che permette agli italiani di beneficiare dei vantaggi della guida ‘libera’ in territorio italiano, appunto.
Arriva la Carta nazionale: italiani salvi, mai più patenti ritirate
Italiani salvi, dunque, mai più patenti ritirate. Parola del governo. Sì, non ti possono mai più ritirare la patente, anche se sembra impossibile, ma è così. Perfino per guida in stato di ebbrezza o oltre i limiti massimi di velocità ammessa: sempre che tu abbia commesso, però, il reato all’estero. Esatto, è di questo che si tratta.
La regola a cui facciamo riferimento è quella che ancora permette ai cittadini italiani, qualora avessero commesso una infrazione pesante in un paese estero, di cavarsela e di continuare a guidare senza problemi, all’interno del territorio italiano. In pratica, qualora nello stato in cui si è commesso l’errore fosse previsto il ritiro della patente, l’Italia salva gli italiani.
Niente patente ritirata se sei italiano
La regola dovrebbe valere anche fuori dai confini dello Stato in cui si è commesso la infrazione, ma non è ancora così, per legge. Infatti, manca una sorta di linea comune che dia uniformità al principio di legge per cui, una volta commessa una grave infrazione del Codice della Strada nel paese in cui ci si trova, la conseguenza ‘normativa’ dovrebbe estendersi a tutto il territorio europeo e comunitario.
In questa fase storica, accordi di questo tipo non ce ne sono e pertanto è facoltà del singolo governo decidere cosa fare. In attesa che la normativa cambi, dunque, questa sorta di ‘carta nazionale’ permette di continuare a guidare anche nei casi in cui la patente sarebbe dovuta essere sospesa.