Ultim’ora, approvata la “TASSA CARBURANTE”: da metà Marzo si aggiunge al prezzo della benzina e diesel I Prelievo automatico a ogni rifornimento

Pessima notizia per tutti quelli che guidano: arriva la ‘tassa carburante’. Saremo tutti costretti a pagarla, non si scappa. Da questo mese il vincolo di pagamento è tassativo. E tanti sono già disperati.
Con una ultim’ora da brividi, è stata ufficializzata la nuova ‘tassa carburante’: in pratica una tassa che si va ad aggiungere alla cifra che già paghiamo.
Tutte le volte che andiamo a fare rifornimento di carburante, da adesso in poi, pagheremo una tassa in più. Che si tratti di benzina o diesel cambia poco.
Anche se, ufficialmente, l’aumento della spesa sembrerà pendere più in negativo verso coloro i quali hanno auto a gasolio, a dire il vero.
E’ il frutto di una nuova strategia che il governo ha attuato per ‘equiparare’ i due esborsi, seguendo la logica della cosiddetta rimodulazione.
Paghiamo molto di più ora: arriva la tassa carburante
Il governo italiano ha avviato una riforma delle accise sui carburanti con l’obiettivo di riallineare progressivamente le tassazioni su diesel e benzina entro il 2030. Questa iniziativa mira a eliminare la storica disparità fiscale tra i due carburanti, in linea con le direttive europee volte a ridurre i sussidi ambientalmente dannosi.
Prima della riforma, le accise erano così strutturate: per la benzina si era sui 728,40 euro per 1.000 litri (circa 72,84 centesimi al litro). Per il diesel, invece, sui 617,40 euro per 1.000 litri (circa 61,74 centesimi al litro). Questa differenza di circa 11 centesimi al litro ha storicamente favorito l’uso del diesel rispetto alla benzina.

Ecco cosa cambia per le nostre tasche
La riforma prevede un aggiustamento graduale delle accise con un aumento delle accise sul diesel pari all’incremento di 1 centesimo al litro ogni anno e contemporanea riduzione delle accise sulla benzin di 1 centesimo al litro ogni anno. Questo schema porterà, entro il 2030, a un allineamento delle accise tra i due carburanti, eliminando la disparità attuale.
L’aumento delle accise sul diesel comporterà un incremento graduale del costo per i consumatori che utilizzano veicoli diesel. Ad esempio, considerando un serbatoio medio di 50 litri, l’aumento annuale sarà di circa 0,50 euro. Nel corso di cinque anni, questo si tradurrà in un aumento complessivo di 2,50 euro per pieno. Al contrario, i consumatori di benzina beneficeranno di una riduzione equivalente, con un risparmio progressivo nel tempo. La decisione di riallineare le accise è guidata da diverse ragioni ambientali ma anche fiscali e economiche: l’allineamento delle accise mira a incentivare una transizione verso carburanti più puliti e a promuovere l’adozione di veicoli a basse emissioni, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo.