“Corso di guida obbligatorio dopo l’esame della Patente”: ufficiale, Salvini approva la riforma I Superi l’esame pratico ma non basta: devi fare il ‘tirocinio’ o ti annullano tutto

Ufficiale, da oggi in poi l’esame pratico per la licenza di guida non basta più: se vuoi guidare, se vuoi la patente, devi fare un corso in più. Un tirocinio extra che, se non viene fatto, ti annulla tutto: non puoi salire a bordo.
Salvini sgancia la bomba: il Ministro è durissimo e decide di andare dritto per la sua strada. Da ora in poi, infatti, si fa come dice lui. E’ fatta.
Adesso se vuoi guidare non basta più superare l’esame pratico, devi anche frequentare un corso obbligatorio, presso aziende, per renderti operativo.
Vogliono essere sicuri che tu sappia guidare davvero, prima di metterti alla guida di un mezzo. Sono ormai troppi i casi di incidenti e di inadempienza.
Salvini ha a cuore la sicurezza sulle strade ma anche la praticità nel settore: secondo lui, c’è troppa teoria e poca pratica, e questo diventa un problema.
Se non frequenti il corso non guidi
Ecco dunque la soluzione: tutti saranno costretti a seguire un “corso di guida obbligatorio dopo l’esame della Patente”: è ufficiale, Salvini vara la riforma storica che va a rivoluzionare decenni (per non dire secoli) di abitudine. Secondo la nuova prassi, ora se superi l’esame pratico ma non basta più: non sei ancora abilitato. Se vuoi esserlo, devi fare il ‘tirocinio’ o ti annullano tutto.
La patente non si prende più dunque così facilmente come è stato fino ad oggi. Almeno secondo Salvini. Alla luce di recenti nuovi riscontri circa la pericolosità in strada, e tutti i report e le statistiche sugli incidenti, per di più peggiorati dai dati relativi alla guida di tipo professionale, non si è più nella posizione di tergiversare. Il Governo ritiene necessaria una sterzata profonda nel settore.

Ecco cosa cambia adesso
Prima di tutto, per Matteo Salvini serve meno teoria e più pratica. La gente deve imparare a guidare bene, e deve essere dimostrabile. Per questo la sua idea, per quella che al momento è solo una proposta, è di abolire il test teorici, insomma l’esame teorico a crocette della patente.
Al suo posto per il ministro sarebbe meglio fare una sola prova pratica, aumentando poi la sicurezza con un corso obbligatorio presso le aziende che vogliono assumere guidatori. Sì, questo tipo di ‘obbligo’ ricadrebbe in chi vuole fare della guida una professione e dunque per chi va a prendere delle patenti di tipo professionale per guidare veicoli destinati al trasporto di persone o cose, con volume di 7,5 di tonnellata e oltre. Per loro, niente quiz a crocette, ma tirocini obbligatori per imparare a guidare al meglio.