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Ultim’ora, Salvini lancia gli AUTOVELOX AEREI: non li vedi e ti multano di nascosto I Muto e paga: ti hanno fregato

telecamere autovelox - Depositphotos.com - giornalemotori.it
telecamere autovelox – Depositphotos.com – giornalemotori.it

E’ ufficiale, il governo lancia il suo piano ‘anti-furbetti’: arrivano gli ‘Autovelox aerei’, la nuova straordinaria idea per sanzionare chi sgarra. Se sei abituato a correre, dovrai smettere subito: le multe, infatti, da ora, sono e saranno inevitabili.

Inutile girarci intorno, ti hanno fregato: fine delle speranze, non hai alcun modo di cavartela. Se corri, paghi. Se non corri, salvi le tasche.

Quello che poi è e dovrebbe essere il concetto chiave della guida in strada, e che gli autovelox non fanno altro che legittimare con il loro occhio ‘tecnico’ e tecnologico.

Dal momento che molti – per non dire quasi nessuno – non amano rispettare questo concetto del limite di velocità, allora lo Stato corre ai ripari.

Ecco che cosa ha pensato: arrivano gli autovelox aerei: non li vedi, non sai dove sono, e ti multano. Sono ‘aerei’ per definizione, ovvero lessicalmente parlando.

Autovelox aerei: ecco come funzionano

Quando pensiamo al termine aerei, pensiamo ai velivoli, ovvio. E’ chiaro che il termine ha una sua accezione più estesa, riferita per appunto all’aria in quanto tale. E per estensione, è riferito a tutto ciò che può esserci (come non esserci) intorno a noi. Come dice il proverbio “l’aria esiste proprio quando manca”: ovvero ti rendi conto che c’è, ed è essenziale, proprio quando capisci che mancandoti (come se hai l’apnea) non puoi farne a meno.

Ed è seguendo lo stesso concetto ‘aereo’, di mobilità, e non fissità, che si è scelto di optare per questa strada per gli autovelox. Parliamo cioè di postazioni mobili. Autovelox non fissi, collocati su strade dove non ci sono di solito.

Il ministro dei trasporti Matteo Salvini - fonte Ansa Foto - giornalemotori.it
Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini contro gli autovelox – fonte Ansa Foto – giornalemotori.it

Autovelox aerei, ecco come ti fregano

Gli autovelox mobili operano attraverso l’emissione e la ricezione di onde radar o laser. Quando un veicolo attraversa il raggio emesso dal dispositivo, la variazione nella frequenza delle onde riflesse consente di calcolare la velocità del mezzo. Se questa supera il limite consentito, l’apparecchio scatta una fotografia o registra un video del veicolo, documentando l’infrazione. Questi dispositivi possono essere montati su treppiedi lungo la strada o installati all’interno di veicoli delle forze dell’ordine, rendendo difficile per gli automobilisti prevederne la presenza.

La legislazione italiana ha subito diverse modifiche nel tempo per garantire un uso corretto e trasparente degli autovelox, sia fissi che mobili. Tutte le postazioni di controllo della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili agli automobilisti. Questo obbligo si applica sia alle postazioni fisse che a quelle mobili, indipendentemente dalla presenza o meno di una contestazione immediata dell’infrazione. Una sentenza della Corte di Cassazione del 2024 ha sottolineato l’importanza di questa distinzione, dichiarando nulle le sanzioni elevate con apparecchiature non omologate dal Ministero dello Sviluppo Economico, anche se approvate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.