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Sospensione patente ADDIO: ufficiale, dal 28 Febbraio arriva l’ATTESTATO I Presentalo, e la sanzione decade: puoi continuare a guidare finché ti pare

Presenta l’attestato, e sei in regola – giornalemotori.it

Addio alla sospensione della patente: non possono farti più nulla, né procedere nei tuoi confronti. Lo dice la legge: basta avere l’attestato. Dal 28 Febbraio in poi ti salvi, e nessuno – proprio grazie alle norme – potrà avere nulla da obiettare.

La sospensione della patente, per te che guidi e ne temi l’impatto, finalmente diventa un lontano (e brutto) ricordo: ti salvi, e senza ‘colpo ferire’, come si suol dire.

La legge: è lei a dirlo, ed è lei a salvarti, ed è sempre lei che, malgrado tu l’abbia ferita, violandola, ti offre il salvagente di cui avevi bisogno.

Diciamoci la verità, rischiare di perdere la patente, che ce la sospendano o revochino, è davvero un dramma oltre che una enorme scocciatura.

Se succede, però, non è di certo per via di una capriccio, anzi: siamo sempre noi i protagonisti, nel bene e nel male, quando guidiamo un veicolo.

Stop sospensione della patente: dal 28 ti salvi grazie all’attestato

Se succede di imbatterci in un qualche reato importante o una infrazione significativa del Codice della Strada e delle sue norme, sappiamo che oltre a pagare una multa pesante, si rischiano altri provvedimenti, tra cui la decurtazione dei punti della patente e, poi, ovvio, la sospensione della patente. E le due cose sono (o almeno possono essere) collegate tra di loro.

Sì, perché ad ogni errore che prevedere la pena accessoria della perdita dei punti, può dunque corrispondere una diminuzione degli stessi, col rischio impattante e imminente, a volte, di arrivare fino alla perdita di tutti quelli presenti in lista, arrivando dunque a zero e perdendo proprio la titolarità della patente. Eppure, questa è una cosa che possiamo evitare. Come? Proprio con l’attestato.

Se ti fermano mostra l’attestato – giornalemotori.it

Attestato e via: se lo presenti, non ti sospendono la patente

L’attestato è un documento cruciale che si può ottenere, per legge, per giustificare il proprio errore, rimediare allo stesso e, dunque, norme alla mano, evitare di subire la perdita totale dei punti e la sospensione o, magari, annullarla se è già in corso. Quello che stiamo dicendo è che per legge bisogna fare riferimento all’art 126 BIS del Codice della Strada.

Come mai? Semplice. Per il semplice fatto che questo articolo, parlando di patente a punti, stabilisce che quando il punteggio si è esaurito, se si frequentano dei corsi di aggiornamento in autoscuola, si possono recuperare quote di punti: sei per la precisione. e per quelli che hanno un certificato di abilitazione professionale e anche una patente B, C, C+E, D, D+E, la frequenza porta a recuperare ben 9 punti: anche se occorre superare una prova d’esame. In seguito viene rilasciato un attestato di frequenza che, trasmesso all’ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri, permette di tornare alla guida. Per cui, se domani doveste trovarvi, dopo una multa, senza punti, non preoccupatevi. Basta un corso, l’attestato, e siete salvi.