Ufficiale, approvato l’AUTOSTOP A PAGAMENTO: da oggi se ti serve uno strappo caccia fuori i soldi I Tariffe clamorose, non meno di 150 euro a persona
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Ufficializzato l’autostop: a pagamento, s’intende. Esatto: da oggi in poi la famosa pratica del ‘chiedere uno strappo’ è autorizzata. Ma paghi. Devi pagare, e anche una bella cifra: non meno di 150 euro a persona per passaggio. E si arriva anche a 400 euro alla volta.
C’era una volta l’autostop: persone che, in pubblico, si fermavano sul ciglio della strada e chiedevano un passaggio. Pollice in su, braccio agitato.
E non si sa mai: qualcuno gentile, di buon cuore, e che non si preoccupasse troppo di mettersi a bordo auto un perfetto sconosciuto o sconosciuta.
E via insieme, poi, verso mete imprecisate: l’automobilista per la sua strada, l’autostoppista, invece, fin dove era possibile. Una pratica molto in voga.
Nel passato, almeno: decadi su decadi di persone di ogni tipo, di ogni estrazione e in differenti situazioni (tra contingenza e opportunità) lì a chiedere aiuto.
Autostop: da vietato ad ammesso (per legge): ma paghi
“Mi darebbe un passaggio?”, la classica frase. “Dove saresti diretto?”, la risposta. E poi da lì, una marea di storie: tra chi prediligeva dare un passaggio ad autostoppisti di sesso femminile per palese gradimento estetico, a chi invece non si sarebbe fermato neanche se l’autostoppista avesse pagato fior fior di quattrini, perché ‘hai visto mai che sia un criminale o un serial killer’.
E invece, adesso, il fior fior di quattrini lo pagano eccome i cittadini, per un servizio di autostop che è stato ufficializzato, regolarizzato e rappresenta perfino un supporto sostanziale per chi potesse trovarsi perfino in difficoltà di fronte alla legge, col rischio di multe o, peggio, di creare danno a sé e agli altri. E’ la nuova regola che riguarda la ‘fornitura di passaggi auto a pagamento‘.
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Autostop sì: paghi, ma non sono taxi
Non chiamateli taxi, però. E’ la nuova moda del ‘guidatore sicuro’, o del ‘servizio accompagno’, o ancora dell’automobilista ‘riservato’. Li hanno definiti in vario modo: son cittadini che si mettono al servizio, specie durante la notte e le fasi della ‘movida’ per tutti coloro i quali, magari dopo una serata di baldoria, di alcol e di divertimento, non siano effettivamente in grado di guidare.
Non lo sarebbero per motivi ovvi di presenza alcolica in corpo, e per la mancanza di lucidità al volante: e allora, ecco questi ‘professionisti’ della guida, che prendono servizio presso night club, locali, luoghi di aggregazione vari. Sali a bordo, ti portano a casa, ti offrono servizi extra (esempio coperte, sacchetti per eventuali risacche di alcol) e tu paghi un servizio di trasporto in sicurezza. Caro, fino a 400 euro, con medie di 150 – 200 a persona. Ma ne vale la pena, se ti salvi la vita.