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Raccomanda A/R 28 Febbraio 2025: UFFICIALE, obbligo di visita psicologica per chi guida I Approvato il Decreto, se non la superi, patente ritirata

La lettera con cui notificano gli atti giudiziari – giornalemotori.it

Ufficiale e obbligatorio per tutti: è così che possiamo e dobbiamo definire il nuovo tipo di esame a cui i guidatori italiani si devono sottoporre. Parliamo dell’esame psicologico, una visita vincolante, necessaria e non rinviabile: obbligatoria, appunto.

Se vuoi guidare, se vuoi continuare a farla, devi sottoporti a questo test e senza alcun dubbio alcuno, devi anche superarlo. Altrimenti è la fine.

Ti ritirano la patente e vieni considerato un soggetto non adeguato alla guida in strada, e per questo un pericolo per te e per gli altri.

E’ quello che si manifesta con una raccomandata ufficiale che arriva a tutti gli italiani a fine febbraio, per la conferma del vincolo relativo all’esame.

Dal momento in cui lo ricevi, si è sottoposti a quelli che sono i vincoli di un articolo di legge del Codice della Strada che parla chiaramente di obbligo psicologico.

Esame psicologico obbligatorio, altrimenti non guidi

Non basta superare il test teorico di guida, e neppure quello pratico, e nemmeno avere i requisiti fisici congrui alla guida. Ora serve anche il superamento del test psicologico, e la raccomanda A/R 28 Febbraio 2025 lo rende vincolante e ufficiale: obbligo di visita psicologica per chi guida. Don l’approvazione del Decreto, se non la superi, la patente ti viene ritirata.

A dirlo è l’art 119, comma 9, del codice della strada che parla della necessità, da parte dei medici e delle Commissioni di esame di imporre un accertamento dei requisiti fisici e ma anche psichici con tanto di riscontro di tipo ppsico-diagnostico da parte di psicologi abilitati all’esercizio della professione.

Che cosa dice la sentenza del Giudice di pace - fonte stock.adobe - giornalemotori.it
Che cosa dice la sentenza del Giudice di pace – fonte stock.adobe – giornalemotori.it

Ecco cosa ti succede se sbagli l’esame

L’articolo 119, comma 9, del Codice della Strada stabilisce che, per il rilascio o il rinnovo della patente, i conducenti devono essere fisicamente e psicologicamente idonei alla guida. Se l’esame psicologico evidenzia problemi che compromettono la sicurezza alla guida, le conseguenze possono essere diverse a seconda della gravità della situazione.

Se un conducente non supera l’esame psicologico, può andare incontro alla sospensione temporanea della patente fino a una nuova valutazione o alla revoca della patente, se il problema è ritenuto permanente o incompatibile con la guida. Ci sono casi di patente con limitazioni, come il divieto di guidare in determinate condizioni (ad esempio, solo di giorno o con un accompagnatore) o anche l’obbligo di sottoporsi a controlli periodici per verificare eventuali miglioramenti. Un esame psicologico negativo può derivare da disturbi psichiatrici gravi (schizofrenia, disturbi bipolari non controllati), dipendenza da alcol o droghe, che compromette la lucidità alla guida, disturbi cognitivi o neurologici, che riducono i tempi di reazione o la capacità di giudizio e grave stress, ansia o depressione, se ritenuti pericolosi per la sicurezza stradale.