Ultim’ora – ADDIO PATENTE RITIRATA: approvato il DECRETO RIABILITAZIONE I Pena alternativa, e guidi quanto ti pare
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Addio patente ritirata, da oggi puoi guidare quanto ti pare e piace, anche se avessi commesso un reato che, di norma, prevedeva lo stop. E’ arrivata l’ultim’ora che tutti si aspettavano, o che si auspicavano, per lo meno, tra i tanti automobilisti lì fuori.
Se hai commesso un reato stradale o una infrazione tra quelle che, nel Codice della Strada, prevedono la pena della sospensione della patente, respira.
Tira davvero un bel sospiro di sollievo e rilassati, perché la patente non ti verrà più sospesa: è tutto vero, è legge, è ufficialmente da oggi te la cavi.
Questo non vuol dire che tu non sia responsabile e che non debba essere punito: è solo che sono cambiate le norme, le carte in tavola, e arriva una alternativa.
Quella che potrebbe essere vista come la sola, vera, fondamentale e utile alternativa: ovvero sia, quella della riabilitazione. Ecco in che cosa consiste.
Decreto riabilitazione, da oggi non smetti di guidare
E’ stato approvato il decreto riabilitazione, che ti permette di guidare anche se la tua patente è sospesa o ritirata. Lo hanno deciso le autorità sulla scia di un principio di legge che non si può ignorare, e che in verità, a dirla tutta, è vivo e attivo legalmente da sempre, come fondamento giuridico a tutto tondo e non, dunque, solo legato al settore delle auto e della mobilità in generale.
Il solo fatto che cambia è che questo principio, sacrosanto in uno stato di diritto che si reputi tale, viene applicato nel settore dei motori, per così dire, o per chiarire meglio in quello che fa riferimento alla guida in strada, alla sicurezza stradale e al Codice della Strada nella sua accezione più generale. Ma in che cosa consiste? Lo chiariamo subito.

Decreto riabilitazione: pena alternativa alla sospensione
In pratica, quando uno viene punito dalla legge, si spera sempre che ci sia un ‘recupero’, un percorso di riabilitazione e di riallineamento tra le fila delle legge, e della morale, e del buon comportamento. Spesso, aiutando gli altri. Ed è questo che si vuole applicare anche alla guida e alle violazioni del codice della strada.
Ovvero, sostituire la sospensione della patente con una pena riabilitativa, alternativa al divieto di guida, che renda però quel guidatore che ha commesso un illecito o una infrazione un qualcuno utile alla comunità, alla società: svolgendo, cioè, dei servizi socialmente utili. Ecco cosa fa il decreto riabilitazione: tu fai un lavoro o presti un servizio anche temporaneo per la comunità, aiuti gli altri, e io in cambio ti faccio ancora guidare, anche se non dovevi, visto il reato commesso.