“Non mi piacciono le elettriche”: non importa a nessuno, da oggi ti attacchi al palo, letteralmente parlando I E se non lo fai, ti sfilano l’auto da sotto al sedere
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Non ti piacciono le elettriche? Peggio per te, non importa a nessuno, e da oggi ti attacchi al palo. Letteralmente parlando, nel senso puro del termine. Non importa alle autorità, né ai produttori, e men che meno alle grandi compagnie. Anzi: attaccati, che è meglio.
Meglio per loro, probabilmente, da un punto di vista economico e finanziario. Ma tutto sommato, anche per gli altri, tutti: perfino per chi guida.
O forse no? Dipende dai punti di vista, certo, ma la decisione che è stata presa, anche se sembra perentoria e dura e restrittiva, non nuove al guidatore.
Almeno idealmente, ecco: perché l’intento non è punirlo, e men che meno costringerlo a fare qualcosa che non vorrebbe mai fare.
La verità è che il passaggio verso una mobilità sostenibile produce dei cambiamenti e a volte dei sacrifici e delle forme di stravolgimento delle abitudini.
Tuttavia, attaccarsi, per una volta non dovrebbe essere preso, come spesso accade, dal verso negativo e simbolico del termine. Piuttosto da quello letterale.
Ti attacchi, e basta: altrimenti ti tolgono l’auto
Attaccarsi in questo senso non viene interpretato in chiave ‘punitiva‘ e perfino offensiva: non ti stanno dicendo ‘fallo e basta’ altrimenti sei nei guai. O meglio, lo saresti, lo sarai, nel momento in cui non potrai fare a meno delle elettriche e delle auto di nuova generazione, quando ci sarà la dismissione di quelle di tipo tradizionale.
Nello stesso momento però attaccarsi vuol dire, almeno idealmente, dare una chance ai cittadini di bypassare uno dei problemi più strutturali e atavici che il tipo di mobilità green, a zero impatto ambientale, sta vivendo in questa fase sul piano più squisitamente strutturale appunto, più concreto e tangibile, in termini di ricarica, per intenderci.

Ti attacchi, e eviti guai: devi farlo per forza
Attaccarsi, ovvero attaccarsi al palo, in questo senso vuol dire proprio quello che sembra. Ovvero, collegare la tua auto elettrica ai pali della luce, agli impianti di illuminazione stradale. E’ il nuovo progetto elettrico che alcune comunità, in via sperimentale, stanno provando e portando avanti per una capillare diffusione migliore delle realtà automobilistiche elettriche.
Ti attacchi alla corrente stradale, ricarichi, e non sei costretto a dover cercare le colonnine che spesso non si trovano, e sono occupate, e ti tengono via troppo tempo. E’ anche vero che se non ricarichi e per estensione se non ti approcci a una guida sostenibile, prima o poi, dismettendo il ‘parco auto’ classico, rischieresti che te la sfilino da sotto al sedere. Per cui, adeguati.