“Fai silenzio quando guidi”: il Governo dice STOP, firmato il decreto ‘anti-chiasso’, 10 mila euro di multa per TUTTI se non stai ‘zitto’ in strada
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Da ora in poi sarà vietato fare rumore mentre guidi. E se lo fai, preparati a pagare delle multe a dir poco da record.
Rispettare le regole del Codice della strada è oggi più importante che mai. L’entrata in vigore del decreto che ha modificato le regole è avvenuta lo scorso 14 dicembre, cambiando in modo importante la vita di tutti quanti noi.
Le multe e le sanzioni sono sempre più importanti e salate. È anche per questo motivo che rispettare le regole assume ora un’importanza ancora maggiore. Evitare di commettere un’infrazione è
Quella di cui parliamo oggi è sicuramente una delle questioni che maggiormente preoccupa le istituzioni e le amministrazioni locali. Ci stiamo infatti riferendo all’inquinamento acustico, senza dubbi un grosso nemico dei comuni, in Italia e non solo.
Il contrasto a questo fenomeno è oggi fondamentale. Rispettare le regole che riguardano questa questione sarà fondamentale, dato che le sanzioni sono salate. Le norme sono più rigide di quanto si possa immaginare e prestare attenzione è fondamentale: ecco svelato il perché.
La lotta all’inquinamento acustico
Ci sono paesi in cui il contrato all’inquinamento acustico è un tema particolarmente importante. Tra questi spicca la Svizzera, dove la lotta a questo fenomeno si è intensificato con una normativa che prevede multe salate per le auto e le moto eccessivamente rumorose. Dal gennai0 2025, chi supera gli 82 decibel può essere sanzionato fino a 10.000 euro, soprattutto nelle ore notturne (ovvero dalle 22 alle 6).
La polizia svizzera usa due strategie per rilevare che non rispetta le regole che riguardano il rumore in strada. Il primo sono le telecamere con microfoni integrati, simili agli autovelox. Poi, le forze dell’ordine elvetiche puntano su controlli su strada con microfoni posizionati a 50 cm dallo scarico. Sostare con il motore acceso è punito con una multa fino a 75 euro.
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Ecco cosa succede adesso
Anche il nostro paese si è preso a cuore questo argomento. L’attenzione alla riduzione dell’inquinamento acustico è fondamentale a Roma, dove vige il divieto di transito notturno su alcuni tratti della Tangenziale. C’è poi il caso di Bologna, prima città a 30 chilometri orari, che ha visto una riduzione del rumore prodotto dai veicoli grazie a questa novità
Anche in Italia il Codice della strada limita l’utilizzo del clacson, che è da utilizzare soltanto in situazioni di pericolo. L’uso improprio, soprattutto nei centri abitati, può comportare una multa che può anche superare i 170 euro.