“Per guidare devo sospendere la cura”: cannabis terapeutica STOP, centinaia di pazienti fregati I O ti ammali, o non guidi I E c’è chi vuole denunciare il Governo
È uno dei punti più discussi del nuovo Codice della strada. Montano le polemiche ma intanto piovono anche le multe.
Si continua a discutere del nuovo Codice della strada. Il decreto, entrato in vigore lo scorso 14 dicembre, ha già raccolto un ampissimo numero di critiche. Nel frattempo però sta facendo sentire il suo effetto e già tantissimi automobilisti sono stati multati nel suo primo mese di vita.
L’obbiettivo del decreto, come è stato dichiarato più volte dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, è quello di rendere le nostre strade più sicure. Non stupisce dunque che esso punisca in modo più severo infrazioni come la guida in stato di ebbrezza, l’uso del telefono o l’assunzione di sostanze stupefacenti.
Proprio quest’ultimo è uno dei punti più discussi del nuovo decreto. Per quanto sia chiaro che assumere droghe prima di guidare sia un grosso rischio per l’incolumità di tutti, ci sono alcune situazioni in cui le multe sembrano essere sproporzionate e ingiuste.
Sta tutto in una questione fondamentale, ovvero nello stato di alterazione psico fisica. Con le nuove norme, non è più necessario che vi sia incapacità di guidare. Questo è un grosso problema però per migliaia di italiani.
Una questione che continua a far discutere
I test salivari previsti dal nuovo Codice della strada infatti possono rilevare la presenza di THC anche se questo è stato consumato settimane prima rispetto al momento della contestazione. Non essendo necessaria l’alterazione psico fisica, le sanzioni possono scattare (e sono anche parecchio severe, dato che si rischia persino l’arresto).
Non si tratta di una questione da poco. C’è infatti anche chi usa prodotti a base di THC per alcune cure. Anche se abbiamo assunto una di queste medicine giorni prima della guida e siamo perfettamente capaci di guidare, il nuovo Codice della strada prevede che possiamo incappare in una multa salata. Ma possono scattare anche sanzioni più severe.
Le denunce al governo
Questa nuova legge ha ovviamente sollevato timore tra le decine di migliaia di persone che necessitano di trattamenti con cannabinoidi o altri farmaci psicotropi. Già molti sono stati sanzionati e dato che rischiano anche procedimenti penali, è chiaro che la legge ha una vera e propria falla.
Le associazioni dei pazienti hanno espresso forti preoccupazioni. E c’è chi persino ha inviato diffide al governo per via di queste nuove norme. La polemica continua e il ministro Salvini dovrà rispondere alle accuse.