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Drogati alla guida, tutti KO col TEST EMATICO: altro che urine, impossibile uscirne puliti, dal sangue risulta tutto, e per lungo tempo

Droga alla guida - fonte stock.adobe - giornalemotori.it
Droga alla guida – fonte stock.adobe – giornalemotori.it

Rispetta la legge altrimenti puoi stare certo di passare dei guai molto grossi con la legge: ecco che cosa dice il Codice della strada.

Quella di cui parliamo oggi è una delle questioni più importanti del momento. Si tratta infatti di un argomento caldo su cui si sono create nel corso del tempo non poche discussioni, soprattutto dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice della strada.

Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, d’altra parte aveva annunciato una stretta importante per quanto riguarda la guida sotto effetto di sostanze stupefacenti. Si tratta di un comportamento ovviamente pericoloso e molto spesso causa di incidenti.

Le nuove norme hanno fatto discutere non poco. Soprattutto per via dei test salivari, che per il momento si sono dimostrati poco affidabili. Il pugno duro di Salvini si scontra contro la difficoltà di reperire questi dispositivi e contro le polemiche in merito.

Oltre ai classici test salivari e a quelli delle urine, ce n’è però uno che è efficace nel dimostrare l’alterazione da sostanze stupefacenti. È l’esame del sangue, che fornisce una prova più concreta rispetto agli altri test.

Perché l’esame del sangue è più affidabile

Mentre le analisi delle urine possono rilevare tracce di droga anche depositate da tempo, il test ematico evidenzia la presenza di sostanze attive nel sistema al momento del prelievo. In questo modo le autorità hanno una prova più concreta ai fini della contestazione. Non si tratta di una questione da poco, ma di un argomento che sta generando parecchie polemiche e discussioni nel nostro paese.

Qualche settimana fa, le dichiarazioni di Salvini avevano fatto discutere. Il ministro Salvini aveva assicurato che bastava la presenza di sostanze stupefacenti per assicurare le sanzioni, a prescindere dal fatto che ci fosse un’effettiva alterazione psico fisica durante la guida. Il test ematico può essere utile per porre un rimedio alla questione.

Prelievo del sangue - fonte Freepik - giornalemotori.it
Prelievo del sangue – fonte Freepik – giornalemotori.it

Il pensiero della Corte di Cassazione

Di recente, la Corte di Cassazione ha ribadito l’importanza di dimostrare lo stato di alterazione psicofisica per contestare il reato. Non è dunque sufficiente provare che il soggetto abbia assunto sostanze stupefacenti, bisogna anche dimostrare che tale assunzione abbia effettivamente modificato lo stato di coscienza del conducente. La sentenza si è così scontrata con il pensiero dei ministro dei trasporti Matteo Salvini.

Con i test ematici, ora le forze dell’ordine hanno a disposizione un modo più certo per accertare l’alterazione psico fisica. E così si tutelano anche gli automobilisti stessi.