Divieto di circolazione, è LEGGE, scatta lo Stop PERMANENTE: non importa chi, ti fermano e CONDANNANO subito
La notizia è negativa per milioni di persone che da un momento all’altro non potranno più usare la propria auto.
Non è di certo la prima volta e siamo certi che non sarà nemmeno l’ultima. Gli automobilisti italiani hanno conosciuto già parecchi divieti alla circolazione negli ultimi anni. Questo, però, sembra essere particolarmente insidiosi perché riguarda milioni di veicoli che dovranno stare fermi.
La mobilità è al centro di una più importante rivoluzione. Il tema della sostenibilità ambientale è oggi più importante che mai. Soprattutto nel nostro paese, dove i livelli di inquinamento sono già da parecchio tempo ben oltre i livelli accettabili.
Per questo motivo, nel 2025 scatterà un nuovo importante divieto. L’obiettivo è quello di aggiornare il parco auto che circola nel nostro paese, rendendolo più in linea con gli standard europei in fatto di sostenibilità ambientale.
Ma che cosa cambierà di preciso? La notizia è ormai ufficiale. Se hai una di queste auto, ti conviene rimediare il prima possibile. Altrimenti, da un giorno all’altro ti troverai costretto a lasciarla in garage. E questo può essere ovviamente un problema veramente enorme per molti.
Scatta il nuovo divieto alla circolazione
Dopo il divieto per le auto Euro 3 a gasolio, ora scatta il nuovo stop che questa volta riguarda i veicoli Euro 4 prodotti tra il 2006 e il 2009. Sono veicoli ancora molto diffusi (sono infatti il 22% del parco auto circolante in Italia, secondo i dati Aci). Questo è un bel problema per l’ambiente, dato che sono veicoli che inquinano parecchio.
Le nuove normative mirano a ridurne l’utilizzo. Ad esempio in Lombardia, dal 1 ottobre al 31 marzo, le Euro4 diesel non potranno circolare in 209 comuni tra le ore 7.30 e le ore 19.30. Alcune misure simili sono già entrate in vigore in città come Torino (solo nei giorni con alti livelli di polveri sottili) e a Roma, dove si stanno valutando ulteriori restrizioni nei prossimi mesi.
Una questione fondamentale
L’obiettivo di queste norme, come dicevamo, è incentivare il ricambio del parco auto circolante in Italia. Il problema è il costo di sostituzione del proprio veicolo rappresenta un ostacolo significativo per molti cittadini, soprattutto per chi è già in difficoltà dal punto di vista economico. Questo è un problema che le istituzioni non possono di certo ignorare.
Il futuro delle auto a benzina e diesel sembra essere ormai scritto. Questo soprattutto se si considera che dal 2035 i veicoli di questo tipo non potranno più neanche essere immatricolati.