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Truffa della vecchietta in strada: ti fregano giocando sul ‘buon cuore’ I Dall’omissione di soccorso, al lastrico: finisci in mutande

Gli anziani non possono più guidare - fonte depositphotos.com - giornalemotori.it
Gli anziani e le auto – fonte depositphotos.com – giornalemotori.it

La “truffa della vecchietta” è uno degli stratagemmi più comuni utilizzati dai truffatori sulle strade italiane per ingannare automobilisti ignari.

Questo raggiro, apparentemente semplice, sfrutta l’empatia e il senso di colpa delle persone per ottenere denaro in modo fraudolento.

Come funziona la truffa? La dinamica della truffa è ben studiata, ma purtroppo sono ancora molte le persone che ci cascano.

Solitamente, un truffatore interpreta il ruolo di una persona anziana (o di una persona apparentemente in difficoltà), che si avvicina al conducente di un’auto con una richiesta d’aiuto o un’accusa.

Le situazioni più comuni sono riferite a un danno simulato all’auto o agli oggetti personali. Di che cosa si tratta, è presto detto.

Truffa delle vecchietta: ecco come funziona

Il truffatore accusa l’automobilista di aver causato un danno (ad esempio, di aver urtato un oggetto o la persona stessa) e richiede immediatamente un risarcimento in contanti. Un anziano simula un problema urgente, come una difficoltà a pagare un taxi o comprare medicinali, convincendo l’automobilista a dargli del denaro. In alcuni casi, la “vecchietta” è parte di una banda più grande, e altri complici possono intervenire per confermare l’accusa o mettere pressione sull’automobilista.

Queste situazioni avvengono spesso in luoghi dove è difficile verificare i fatti, come parcheggi, strade isolate o aree con scarsa visibilità. Le vittime di questa truffa possono subire una perdita economica variabile, che va da poche decine a centinaia di euro, a seconda dell’abilità del truffatore e della resistenza della vittima. Oltre al danno economico, molte persone si sentono umiliate o colpevoli per non aver riconosciuto subito l’inganno.

Una pattuglia della polizia – fonte Corporate+ – giornalemotori..it

Come difendersi da questa truffa

Ci sono alcune strategie per evitare di cadere in questa trappola. Non cedere subito alle pressioni emotive e valutare razionalmente la situazione. Controllare se il danno o la necessità esistano davvero. Ad esempio, ispezionare la propria auto o richiedere di vedere il presunto danno. Evitare pagamenti immediati: proporre di contattare le autorità o l’assicurazione. Questo scoraggia i truffatori, che solitamente cercano di evitare qualsiasi contatto ufficiale.

Una storia incoerente, un atteggiamento troppo insistente o richieste di denaro immediato sono segnali chiave. Se si sospetta di essere stati vittime di una truffa del genere, è importante denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine, fornendo tutti i dettagli possibili. Questo non solo aumenta le possibilità di individuare i responsabili, ma contribuisce anche a prevenire ulteriori truffe. Le autorità consigliano di mantenere sempre un atteggiamento prudente e di non farsi condizionare dall’apparenza della persona. La truffa della vecchietta è un esempio lampante di come la manipolazione emotiva possa essere sfruttata in contesti quotidiani. Essere informati e preparati è il miglior strumento per difendersi da questi inganni.