Ultim’ora, approvato il CANONE sul carburante: tutte le volte che metti “benzina” paghi una marea di tasse allo Stato | Lo sanno ancora in pochi
Ultim’ora pesantissima per gli italiani: è stato approvato il Canone sul carburante. Proprio così: tutte le volte che metti “benzina” paghi. Si tratta di un mix piuttosto influente, economicamente parlando. Una marea di tasse da pagare allo Stato.
Anche se sanno ancora in pochi, questa sorta di canone lo paghiamo tutti, tutte le volte che andiamo a fare benzina, di qualunque tipo di carburante si tratti.
Non tutti, come detto, ne sono a conoscenza ma tutti le pagano: tasse che potrebbero, se mancassero, rendere molto meno pesante il costo del rifornimento.
Per cui, tutte le volte che ci troviamo a a riempire il serbatoio, stiamo letteralmente ‘gettando all’aria’ se così possiamo dirlo, soldi che non vanno a contribuire all’aumento del rifornimento in sé.
Quello di cui si tratta ha un nome ben preciso: si tratta delle accise. Che, insieme all’IVA, hanno un impatto cruciale per le sorti delle nostre auto.
Canone sul carburante, lo paghi tutte le volte
Le accise sulla benzina sono imposte indirette applicate alla produzione o al consumo di carburanti, il cui ricavo è destinato a finanziare lo Stato o particolari interventi di emergenza. In Italia, le accise costituiscono una parte significativa del prezzo finale dei carburanti, rendendo il costo del rifornimento particolarmente elevato rispetto ad altri paesi.
Le accise sono una forma di tassazione indiretta che colpisce beni specifici, come carburanti, alcolici e tabacchi. Nel caso della benzina, sono calcolate in misura fissa per ogni litro di carburante venduto e vengono incluse direttamente nel prezzo alla pompa. A differenza dell’IVA, che è proporzionale al prezzo di vendita, le accise non variano in base alle fluttuazioni di mercato.
Da cosa sono composte le accise sulla benzina?
In Italia, le accise sulla benzina hanno una lunga storia e includono diversi contributi destinati inizialmente a scopi specifici. Nel corso degli anni, sono state introdotte o aumentate per finanziare emergenze, guerre, ricostruzioni e altri interventi straordinari. Ecco alcune delle principali componenti storiche delle accise.
Ci sono infatti delle specifiche voci che, indicate dallo Stato, contribuiscono ad aumentare il costo dell’erogazione del servizio di rifornimento di carburante per poter permettere alle Istituzioni stesse di rientrare di investimenti o spese di natura emergenziale o storica a cui altrimenti non si potrebbe far fronte. Se non, appunto, andando ad aumentare le tasse già esistenti o ad inventare delle nuove. Il che fa assomigliare la situazione un pò a quella del famigerato cane che si morde la corda, o la proverbiale coperta troppo corta che, prima o poi, lascia scoperta una parte del corpo.