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Bollo auto, ufficiale, da Gennaio RADDOPPIA: ne paghi uno anche per la carta di circolazione | Automobilisti inferociti, costretti a pagare

La carta di circolazione di un veicolo - fonte stock.adobe - giornalemotori.it
La carta di circolazione di un veicolo – fonte stock.adobe – giornalemotori.it

E adesso è ufficiale anche questo: e, dunque, ci mancava anche questa. Il Bollo auto raddoppia. Altro che sparire, o essere esentati: lo paghi due volte. E’ legge, da Gennaio si paga ancora: ne paghi uno anche per la carta di circolazione.

Automobilisti inferociti, costretti a pagare loro malgrado, e ignari delle motivazioni vere da cui parte questo nuovo obbligo.

Prima di tutto, bisogna capire un discorso di fondo: una cosa è il bollo auto di tipo tradizionale, che si paga per forza di cose solo per essere proprietari del mezzo.

Un’altra cosa è una tassa extra, che si paga in più ma che è indipendente dal bollo auto relativo alle vetture in quanto tali: ma è una tassa, altrettanto obbligatoria.

Per capire di cosa si tratta, bisogna andare però ad analizzare a fondo le varie voci di ‘spesa’ relative alla carta di circolazione a cui questa nuova tassa è legata.

Ecco il secondo bollo, ecco cosa paghi

La carta di circolazione è un documento obbligatorio che accompagna ogni veicolo e contiene informazioni fondamentali come i dati tecnici, il proprietario e la targa. Vediamo nel dettaglio i costi relativi alla carta di circolazione, compreso l’aggiornamento. Quando si acquista un’auto nuova, la carta di circolazione viene rilasciata durante la fase di immatricolazione. I costi principali sono: l’Imposta di bollo di 32 euro, di diritti di motorizzazione di 10,20 euro, il costo della targa ( tra 41 euro per le auto e 101 euro (rimorchi o veicoli speciali).

A questo aggiungi gli emolumenti ACI di 27 euro per un totale circa 110-150 euro a seconda del tipo di veicolo. Ma non è finita: ci sono anche i costi per l’aggiornamento della carta di circolazione. L’aggiornamento della carta di circolazione è necessario in caso di nuova residenza, ad esempio.

Mostra il libretto / giornalemotori.it

Ecco le tasse extra da pagare

Come se non fosse abbastanza, dunque, ecco che dobbiamo sommare l’imposta di bollo. Infatti, quando si effettua un qualunque cambio di dati relativo al libretto di circolazione è fondamentale registrarlo in modo ufficiale pagando la relativa tassa.

Oltre al cambio di residenza, per esempio, vi è il caso in cui l’auto venisse usata da una terza persona che non sia il proprietario indicato nei dati o nemmeno un congiunto. In questo caso si effettua un comodato d’uso e viene erogato anche un pagamento. Molte persone però non sono a conoscenza di queste informazioni e vivono male questo tipo di realtà, quando vengono informate al riguardo, al di là della cifra non insormontabile.