Tasse auto, al compimento dei 20 anni scatta la riduzione al 50%: e in arrivo anche l’ESENZIONE TOTALE, ecco quando

Il bollo auto, noto anche come tassa di circolazione, è un’imposta regionale che deve essere pagata dai proprietari di veicoli circolanti su strada. Ma non per tutti: o non tutta la cifra, alcune volte. Ecco la verità.

L’importo da versare varia in base a diversi fattori, tra cui la tipologia del veicolo, la potenza del motore (espressa in kW) e, in alcuni casi, anche le emissioni di CO2.

Tuttavia, per i veicoli che hanno un’età compresa tra i venti e i trenta anni, le regole relative al pagamento del bollo sono leggermente diverse rispetto ai veicoli più giovani.

Secondo le normative italiane, i veicoli che hanno superato i venti anni di età e che non sono soggetti a particolari agevolazioni, devono comunque pagare il bollo auto.

Tuttavia, esistono delle esenzioni e riduzioni che possono riguardare le auto più vecchie, soprattutto quelle con più di venti anni ma meno di trenta.

Ecco cosa succede dopo i venti anni

Se un’auto ha più di venti anni e viene iscritta ad uno dei registri ufficiali delle auto storiche, come l’ASI (Automotoclub Storico Italiano) o la FMI (Federazione Motociclistica Italiana), può beneficiare di una riduzione del bollo. In molti casi, la tassa di circolazione per queste auto storiche è molto più bassa rispetto ai veicoli più nuovi. Ad esempio, in alcune regioni, l’importo annuale può essere ridotto al 50% o addirittura eliminato del tutto.

Questa riduzione o esenzione dipende dalla regione di residenza del proprietario, poiché il bollo auto è una tassa regionale e quindi le disposizioni specifiche possono variare. Alcune regioni offrono anche agevolazioni speciali per le auto che hanno una rilevanza storica o culturale, come le auto d’epoca, mentre altre possono applicare importi standard ridotti.

Esenzione totale, ecco quando

Le auto con più di trent’anni di età, se registrate come storiche, sono generalmente esenti dal pagamento del bollo in quasi tutte le regioni italiane, a condizione che siano in possesso di un certificato di storicità e di una regolare iscrizione ai registri ufficiali. Ma per i veicoli che hanno un’età compresa tra i venti e i trenta anni, la situazione è diversa e dipende molto dalle normative regionali.

Per i veicoli che hanno più di venti anni ma meno di trenta, non c’è un trattamento universale. In generale, il bollo auto per questi veicoli continua a essere dovuto, ma le regole specifiche possono variare da una regione all’altra. Alcune regioni, come il Piemonte e la Toscana, applicano riduzioni o esenzioni per i veicoli che hanno più di venti anni, ma che non sono ancora considerati storici. In queste regioni, il bollo può essere ridotto di una percentuale, spesso in base alla potenza del motore, alla classe ambientale o ad altre caratteristiche del veicolo.