VIETATO guidare l’auto di altri: scendi dal volante o paghi 3 mila euro di multa I Hai solo una chance per evitare la bancarotta
Il Codice della strada è incredibilmente severo da questo punto di vista. Ecco che cosa dice la legge e le sanzioni che rischi se sbagli.
Quella di cui parliamo oggi è una delle infrazioni più commesse nel nostro paese. Molti però non sanno nemmeno che cosa dica la legge in proposito. Per questo motivo, è bene fare chiarezza in modo che tutti possano evitare di essere sanzionati (anche perché le multe sono parecchio alte).
Può capitare a tutti noi di avere un problema con la nostra auto. Un inconveniente è infatti sempre dietro l’angolo. Pensiamo per esempio a quando ci capita un guasto da un momento all’altro. Qual è la soluzione più comoda?
Ovviamente, la prima cosa a cui tutti noi pensiamo è quella di chiedere l’auto in prestito ad un amico o ad un parente. Può sembrare un’azione da poco, ma purtroppo non lo è per niente. Bisogna infatti stare attenti, altrimenti si può andare incontro a delle sanzioni davvero da record.
Oggi facciamo chiarezza proprio su questo argomento. Si può usare l’auto di un amico o di un parente o ci sono dei limiti da rispettare? Ecco che cosa dice il Codice della strada in proposito?
Posso usare l’auto di un’altra persona?
Ad occuparsi della questione è l’articolo 94 del Codice della strada, secondo cui è consentito usare il veicolo intestato ad un’altra persona. Questo però a condizione che si disponga di una patente valida e che l’assicurazione del veicolo copra l’uso da parte di terzi. Ci sono poi altri requisiti e condizioni.
I familiari conviventi possono usare il veicolo l’uno dell’altro senza alcun limite temporale. In caso di controlli, infatti, le forze dell’ordine possono verificare il legame familiare tramite i loro database. Il discorso è invece diverso quando si tratta di persone non conviventi, come amici o parenti che risiedono altrove.
Che cosa dice la legge in questi casi
Se l’auto viene prestata a persone non conviventi, infatti, il prestito non può superare i 30 giorni consecutivi. Oltre questo limite, è necessario comunicare il cambio di conducente alla Motorizzazione Civile. In alternativa, si può optare per il comodato d’uso, ma anche in questo caso bisogna registrare il contratto tramite il modulo TT2119.
Ma che cosa succede a chi non rispetta queste norme? Possono scattare multe amministrative comprese tra i 700 e i 3.000 euro, ma anche il ritiro immediato della carta di circolazione.