Truffa del finto CARABINIERE, stanno fregando tutti: prendono di mira gli anziani e gli portano via pure le mutande
Non ci si può più fidare di nessuno, nemmeno dei carabinieri. Se incappi in quelli sbagliati, perdi un sacco di soldi.
Quando ci troviamo in strada, la nostra attenzione deve essere sempre al massimo. Prima di tutto per una questione di sicurezza, che deve essere sempre la priorità, ma anche per evitare di incappare in alcune truffe.
Gli automobilisti sono infatti tra le categorie che negli scorsi anni si sono trovate a difendersi da un numero sempre crescente di truffe. Non è facile averci a che fare e la situazione è letteralmente fuori controllo. In particolare, oggi parliamo di una truffa che sta facendo preoccupare parecchie persone.
Le forze dell’ordine hanno ricevuto un numero crescente di segnalazioni per questa truffa nel corso degli ultimi mesi. Sembra che siano soprattutto gli anziani ad essere i più colpiti, forse a causa della loro ingenuità e del fatto che spesso rimangono spesati di fronte a situazioni fuori dal comune.
Si chiama “truffa del finto carabiniere” e le autorità hanno dato qualche consiglio utile per riconoscerla e difendersi. Ecco come funziona.
Come funziona la truffa del finto carabiniere
Tutto nasce quando un carabiniere si presenta a casa di un anziano (in alcuni casi la vicenda avviene tramite telefono), facendo credere che un figlio o un nipote sia rimasto coinvolto in un incidente e sia gravemente ferito. I truffatori convincono la propria vittima che la colpa sia del parente. E così, possono agire con la seconda parte della loro operazione, quella che poi crea più problemi.
Cioè, convincono l’anziano a dare una somma di denaro parecchio alta come cauzione, in modo da evitare l’arresto del figlio o del nipote. Spesso si fanno aiutare da un complice, che si spaccia per un altro carabiniere o un avvocato.
Un fenomeno sempre più preoccupante
Le vittime hanno un’età compresa tra i 78 e i 90 anni. Negli ultimi giorni, si sono segnalate parecchie truffe riuscite in diverse città italiane. Tra queste anche Bologna, Napoli, Genova e Alessandria. Le indagini avviate dalle forze dell’ordine hanno portato all’resto di quattro uomini di età compresa tra i 27 e i 55 anni, tutti residenti nel capoluogo campano.
Ora, questi quattro sono accusati di truffa a danni di anziani, furto in abitazione e utilizzo indebito di carte di credito. Tre sono stati trasferiti nel carcere di Poggioreale, mentre il quarto era già detenuto a Bologna per altri reati.