ADDIO auto cinesi e russe, è ufficiale, il Governo ha detto STOP: a partire da questa data saranno al bando
Dal governo è arrivata l’ufficialità. Scoppia la guerra commerciale: al centro ci sono le auto cinesi e russe, ecco i dettagli.
È un periodo complicato per il mercato automobilistico, in particolare per quello europeo. Le normative sempre più stringenti in fatto di emissioni ambientali stanno rendendo la vita difficile a tutte le imprese. La situazione è destinata a peggiorare in attesa del 2035.
Sarà l’anno in cui, in Europa, non sarà più possibile immatricolare veicoli a combustione termica. Sarà un cambiamento radicale per l’industria automobilistica. Mentre il mercato è in crisi, ci sono altri paesi che ne stanno approfittando.
Parliamo delle auto cinesi, che grazie ai loro prezzi più contenute hanno conquistato il mercato non solo in Europa, ma anche negli Stati Uniti. E poi ci sono i veicoli russi, un mercato dalle dimensioni minori ma comunque importanti.
Dal governo, proprio negli ultimi giorni, è arrivata una decisione drastica che è destinata ad avere delle forti conseguenze su tutto il mercato automobilistico. Lo stop alle auto cinesi e russe non passerà inosservato. Eppure, la decisione è ormai ufficiale.
Stop alle auto cinesi e russe, scoppia la guerra commerciale
Gli Stati Uniti hanno deciso. Il dipartimento del commercio americano ha infatti introdotto delle normative che vieteranno la vendita di veicoli che dispongono di tecnologie russe o cinesi. Il provvedimento dunque non riguarda solo i veicoli completi, ma anche i componenti e i ricambi venduti separatamente. L’obiettivo è proteggere la sicurezza degli americani e la loro privacy.
La normativa entra in vigore a partire dal 2027 per i software, mentre per le parti meccaniche scatterà a partire dal 2030. Gli Stati Uniti sono da tempo preoccupati per il loro mercato e questa decisione così drastica riflette la necessità di proteggere il proprio mercato, oltre che i dati sensibili degli americani.
C’è in gioco la privacy dei cittadini
La segretaria al commercio americana, Gina Raimondo, ha sottolineato come l’intento sia proteggere i cittadini e le infrastrutture americane. Il rischio è che le componenti tecnologiche cinesi e russe raccolgano dati sensibili attraverso fotocamere, microfoni e sistemi GPS che si trovano installate nei veicoli.
Per il momento il provvedimento riguarda solo le autovetture. Non c’è da escludere però che in futuro essa possa estendersi anche ai veicoli commerciali, tra cui camion e autobus, anch’essi dotati di tecnologie connesse. È una sfida significativa per il mercato.