Seggiolini Auto: è cambiata la normativa ma in molti non si sono adeguati | Cosa rischi se ti fermano

Modifiche in arrivo che riguarderanno anche i seggiolini auto. Ecco che cosa rischi dopo i cambiamenti della normativa.

La sicurezza in auto non riguarda solo la correttezza durante la guida, ma anche la corretta disposizione e l’uso di accessori fondamentali come i seggiolini per bambini.

Garantire le condizioni di sicurezza per i più piccoli, in modo che possano viaggiare in condizioni di massima protezione, è una priorità da tenere sempre a mente. Questo presuppone però la conoscenza delle norme in vigore.

Recentemente ci sono stati dei cambiamenti della normativa che riguarda i seggiolini auto e la loro omologazione. Modifiche che hanno introdotto degli standard più rigorosi. Si tratta di cambiamenti che mirano ad incrementare ulteriormente la sicurezza, ma non tutti ne sono a conoscenza. Vediamo quindi che cosa è cambiato e quali rischi si corrono in caso di violazioni.

Cosa cambia nella normativa sui seggiolini auto

A partire dal 1° settembre, la normativa ECE R129 è diventata l’unico standard di riferimento per i seggiolini auto in Europa, sostituendo quindi la precedente ECE R44/04. Tra le novità principali vi è la classificazione di seggiolini, la quale si basa sull’altezza del bambino, invece che sul peso.

Importante anche l’obbligo di installare i seggiolini contro il senso di marcia fino ai 15 mesi d’età o ai 75 cm di altezza. Questa disposizione è stata adottata per poter garantire una migliore protezione della testa e del collo in caso di collisione. Infine, è previsto l’obbligo per i bambini tra i 40 e i 105 cm di altezza di utilizzare il sistema Isofix. Questo assicura un fissaggio più stabile e sicuro rispetto alle cinture di sicurezza tradizionali.

Cosa si rischia

Chi non si adegua alla nuova normativa sui seggiolini auto rischia conseguenze significative, sia dal punto di vista legale che su quello della sicurezza. Coloro che viaggiano con un seggiolino non omologato o senza seggiolino rischiano una multa dagli 80 ai 323 euro. Inoltre, è prevista una decurtazione di 5 punti dalla patente.

Nel caso di reiterazione dell’infrazione per due volte nell’arco di due anno, la legge prevede la sospensione della patente per un periodo che va dai 15 giorni ai due mesi.