Home » Auto a benzina peggio delle diesel: altro che 2035, lo stop definitivo è già arrivato

Auto a benzina peggio delle diesel: altro che 2035, lo stop definitivo è già arrivato

Addio alle auto a benzina - fonte stock.adobe - giornalemotori.it
Addio alle auto a benzina – fonte stock.adobe – giornalemotori.it

La transizione ecologica ha subito un’accelerazione improvvisa. Dal primo gennaio, sono già vietate le auto a benzina: ecco il perché.

È ormai da diversi anni che il tema della transizione ecologica è diventato una priorità fondamentale per il nostro continente. I livelli di inquinamento e di smog hanno già da tempo superato le soglie d’allerta e oggi si rende più importante che mai rendere l’Europa più sostenibile.

È per questo motivo che il nostro continente sta andando incontro ad una data fondamentale, quella del 2035. È l’anno dopo il quale non sarà più possibile vendere auto a combustione termica. Sarà un cambiamento fondamentale per l’Europa, anche se non mancano le discussioni.

Infatti, sono diversi i paesi che stanno chiedendo di posticipare questa data, o quanto meno di ripensare allo stop. Tra questi vi è anche l’Italia, con la presidente del consiglio Giorgia Meloni che avverte dei rischi di un cambiamento così drastico, soprattutto per l’industria automobilistica.

Ci sono però anche alcune nazioni che hanno deciso di prendere di petto la questione. Accelerando i tempi. Già da qualche giorno, non è infatti più possibile immatricolare veicoli a benzina o a diesel: ecco dove è avvenuta la novità.

Dal 1 gennaio è scattato lo stop a benzina e a diesel

Siamo in Norvegia, dove il primo ministro Jonas Gahr Store ha deciso di affrontare in modo deciso la questione della transizione ecologica. Per anni un modello nell’adozione delle auto elettriche, il paese nordico grazie ad una politica di incentivi economici e l’impegno del governo ha deciso di ridurre ancora di più le emissioni ambientali. Diventando leader nel settore dei veicoli a zero emissioni (che nel 2024 sono state l’89% del totale).

Queste politiche hanno permesso al governo della Norvegia di introdurre una modifica radicale già a partire dal 2025. L’obiettivo dichiarato è quello di raggiungere la neutralità climatica entro il 2035, anticipando di 15 anni il resto dell’Europa.

Jonas Gahr Store, primo ministro della Norvegia - fonte Instagram - giornalemotori.it
Jonas Gahr Store, primo ministro della Norvegia – fonte Instagram – giornalemotori.it

Il paradosso

Mentre la Norvegia si impegna a eliminare l’uso di auto a combustione termica, rimane però uno dei principali esportatori di petrolio al mondo. È infatti dietro solo a Stati Uniti e a Russia. Si tratta di un vero e proprio paradosso che molti criticano, ma che rappresenta una strategia economica per massimizzare i profitti del settore energetico.

Ora la Norvegia rappresenta un esempio, sul lato della transizione ecologica. Ma non mancano le polemiche, con molti paesi che si chiedono se tutto ciò non sia avvenuto con troppa rapidità.