“Alt, polizia: ha l’influenza? Via dalla strada: 2000 euro di multa subito e ti strappano la patente I Non guidi più per un ‘banale’ raffreddore

Con l’introduzione delle nuove normative del Codice della Strada 2025, l’attenzione alla sicurezza stradale è stata ulteriormente rafforzata, con particolare riguardo all’assunzione di farmaci che potrebbero compromettere la capacità di guida.

Tra questi, i farmaci antinfluenzali e quelli per la tosse possono avere effetti collaterali significativi che potrebbero influire negativamente sulle capacità psicofisiche del conducente.

Che cosa prevede la legge e quali sono i rischi e le sanzioni? Gli Effetti dei farmaci sulla guida possono essere diversi tra di loro.

Molti farmaci comunemente usati per curare raffreddore, influenza o tosse contengono principi attivi che possono influire sulla capacità di guidare in modo sicuro.

Esistono farmaci come i sedativi: alcuni antistaminici presenti nei medicinali contro il raffreddore possono causare sonnolenza e riduzione dei riflessi. Ma non solo.

Ecco cosa non puoi prendere prima di guidare

Un caso è quello della Codeina: un ingrediente presente in molti sciroppi per la tosse che può avere effetti sedativi e ridurre la concentrazione. Provoca effetti collaterali comuni: vertigini, visione offuscata, rallentamento dei riflessi, confusione mentale o difficoltà a mantenere la concentrazione. Questi effetti possono aumentare il rischio di incidenti stradali, soprattutto in situazioni di traffico intenso o di guida notturna.

Il Codice della Strada 2025 ha introdotto nuove disposizioni che equiparano l’assunzione di farmaci potenzialmente pericolosi alla guida sotto l’effetto di alcol o droghe. In particolare secondo l’articolo 187 bis è vietato mettersi alla guida dopo aver assunto farmaci che alterano le capacità di guida. I medicinali che influenzano la guida devono riportare in ogni caso un’etichetta che indica chiaramente il rischio per i conducenti.

Cosa rischia il conducente se assume questi farmaci

Spetta al conducente leggere attentamente il foglietto illustrativo del farmaco e valutare la compatibilità con la guida. Le forze dell’ordine, in caso di controlli stradali o di incidenti, possono sottoporre i conducenti a test specifici per verificare l’assunzione di sostanze farmacologiche. Le sanzioni previste includono multe da 500 a 2.000 euro, a seconda della gravità della situazione e la sospensione della patente da 1 a 6 mesi, estendibile fino a 2 anni in caso di recidiva o incidente con feriti.

In casi gravi, può essere applicata la revoca della patente e l’obbligo di frequentare corsi di recupero per la sicurezza stradale. Prima di assumere farmaci, chiedere informazioni sui potenziali effetti collaterali legati alla guida. Leggere il foglietto illustrativo, poi, e erificare la presenza di avvertenze specifiche sulla guida.