C’è la conferma UFFICIALE: nuova TASSA OBBLIGATORIA da Gennaio 2025 per chi circola in strada I Mostra subito il tagliando di pagamento, o ti ritirano in mezzo, non serve neanche il carro attrezzi
Ci sono brutte notizie per tutti gli italiani. Da ora in poi, paghi la nuova tassa: ecco svelato il perché.
Il 2025 è iniziato nel peggiore dei modi per tutti gli automobilisti. Come se non bastassero tutte le spese che ognuno di noi si trova già costretto a sostenere nella vita di tutti i giorni, ora se ne aggiunge pure un altro. Che non è nemmeno da poco, come vedremo in questo articolo.
Ma da che cosa deriva questa nuova tassa? È purtroppo tutta colpa del nuovo Codice della strada, approvato lo scorso 14 dicembre. Il decreto, che mira a intensificare la sicurezza stradale nel nostro paese, introduce alcuni significativi cambiamenti da diversi punti di vista.
Anche per quanto riguarda le tasse e i costi che dobbiamo sostenere ogni giorno. Con il caro carburante alle stelle, ma anche con i rincari per spese come i pedaggi autostradali o l’assicurazione.
Il 2025 porta con sé però una nuova tassa. Non per tutti, fortunatamente, ma in particolare per chi guida alcuni mezzi: ecco quali sono e in che modo aumentano le spese con il nuovo anno.
2025, per chi guida questi mezzi la nuova tassa
Il nuovo Codice della strada introduce regole nuove soprattutto per quanto riguarda i monopattini elettrici. Si tratta di un tema su cui il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini ha sempre insistito. E ora ha deciso di introdurre l’obbligo di targa e di assicurazione per questi veicoli, questioni che ovviamente alzano i costi che ognuno deve sostenere nel corso dell’anno.
Si tratta di una questione che da tempo agita le opinioni pubbliche. L’applicazione di queste regole si rivela però più complessa del previsto. Ad esempio, il casco obbligatorio rappresenta una sfida per le aziende di sharing, dato che non esiste al momento un sistema per fornire caschi in ogni momento.
La questione dell’assicurazione
L’introduzione dell’obbligo di assicurazione e di targa complica ulteriormente la questione. In Europa i monopattini sono equiparati alle biciclette, ma in Italia sembra che le norme seguano una traiettoria diversa e poco uniforme. Manca al momento un sistema operativo per richiedere le targhe, lasciando gli utenti in una situazione di incertezza.
Assosharing, associazione di riferimento per le aziende di sharing (anche di monopattini), evidenzia come queste norme rischino di mettere in ginocchio tutto il settore. Il risultato è una situazione in cui tutti, dagli utenti alle aziende, si trovano in difficoltà.