Mi mostri le chat: ufficiale, WhatsApp diventa motivo di multa I Altro che privacy, se ti rifiuti di farlo vedere ai vigili ti multano
Stai attento ai messaggi che invii e alle tue conversazioni su WhatsApp. Se ti beccano, infatti, passi dei guai non da poco.
Quando qualche anno fa è comparso in tutti gli store digitali, WhatsApp ha rappresentato una vera e propria rivoluzione per il mercato digitale. È stata infatti la prima applicazione di messaggistica completamente gratuita, una novità davvero importante per tutto il mondo.
Nessuno si sarebbe però aspettato che da lì a pochi anni, WhatsApp potesse arrivare ad essere oggetto di controlli della polizia e delle forze dell’ordine. Invece è così. E ti conviene prepararti, perché se le forze dell’ordine ti beccano, rischi di andare incontro a delle sanzioni davvero importanti.
Usare il telefono mentre si sta guidando è una delle infrazioni peggiori che si possano commettere, questo lo sappiamo bene. Purtroppo, è anche tra le prime cause di incidenti nel nostro paese, con le drammatiche conseguenze che purtroppo conosciamo molto bene.
Da ora in poi, al posto di blocco dovrai però stare attento anche se il telefono non lo stai usando. Non è per niente raro che ti controllino anche le chat: ecco svelato il perché.
Ora le forze dell’ordine ti controllano pure le chat
Se la polizia ti chiede di controllare il tuo telefono, purtroppo non puoi appellarti ad alcuna ragione. Sarai infatti obbligato a farlo. Ma perché possono controllare le tue chat di WhatsApp? Negli ultimi anni, si sono diffusi a macchia d’olio i gruppi che vengono usati dagli automobilisti per condividere informazioni relative ai posti di blocco, agli autovelox e alle telecamere.
Si tratta di un modo solidale che gli automobilisti usano per segnalarsi a vicenda la posizione di questi dispositivi. Tuttavia, esso rappresenta una violazione dell’articolo 45 del Codice della strada. E infatti comporta sanzioni salate che sono comprese tra gli 825 e i 3.305 euro.
Una norma che suscita parecchie polemiche
Gli automobilisti però non ci stanno. E in molti affermano che tale norma vada ad invadere la privacy del singolo cittadino. Tuttavia, la legge non ammette alcuna deroga. Rendere la sicurezza pubblica una priorità è oggi più essenziale che mai, soprattutto alla luce dell’altissimo numero di incidenti che ogni giorno avviene sulle strade, soprattutto in Italia.
Quindi, se fai parte di uno di questi gruppi, stai attento perché se già fuori legge. E rischi di pagare caro questo tuo comportamento che molti tendono a sottovalutare.