Bollo auto addio nel 2025: è legge, -3 giorni alla cancellazione della odiata tassa, è ufficiale, non lo paghi più
E’ ufficiale, dal 2025 non dovrai più pagare il bollo auto: la legge parla chiaro, ed è scritto nero su bianco. Manca pochissimo, solo tre giorni ed è fatta. Se hai aspettato a lungo questo momento, per te, finalmente, è il momento di esultare.
Dopo tanti anni, ecco la notizia che stavi aspettando: tu che hai guidato una vita, e pagato una vita una montagna di denaro per questo puoi tirare un sospiro di sollievo.
E’ passata una vita da quando hai iniziato a pagare il bollo, ma l’ultima volta in cui lo hai fatto è stata anche… l’ultima nel vero senso della parola.
A partire da Gennaio 2025 non dovrai mai più pagarlo: anche se ti sembra surreale, è la pura realtà. Certo, per riuscirci devi rispettare un particolare parametro.
Del resto, però, si tratta di un ‘piccolo dettaglio’: rispetto all’idea di continuare a pagare come hai fatto per decenni, è una vera manna. Ed ecco spiegato il perché non dovrai più versarlo.
Bollo auto addio dal 2025
Il bollo auto, noto anche come tassa di possesso, è un’imposta obbligatoria per i proprietari di veicoli immatricolati in Italia. Si paga annualmente a prescindere dall’uso effettivo dell’auto, in quanto è legato al possesso del veicolo e non al suo utilizzo. Questa caratteristica spesso suscita domande tra i cittadini, ma è giustificata da specifiche ragioni normative e fiscali.
Perché si paga il bollo auto? Il bollo è considerato un’imposta patrimoniale, simile a una tassa sulla proprietà di beni come immobili. Possedere un’auto implica automaticamente il dovere di versare il bollo, indipendentemente dall’uso che se ne fa. Questo principio riflette la logica secondo cui il possesso di un bene che utilizza le infrastrutture pubbliche (come strade e autostrade) comporta un contributo economico.
Chi incassa il bollo e perché non lo paghi più
I proventi del bollo auto sono destinati alle regioni, che li utilizzano per finanziare vari servizi pubblici, tra cui la manutenzione delle infrastrutture stradali, i trasporti pubblici e altri settori. Questa impostazione rende la tassa un’importante fonte di entrate per gli enti locali.
Anche se un’auto non viene utilizzata, il suo semplice stato di immatricolazione la rende idonea alla circolazione e occupa una “quota” del sistema di registrazione dei veicoli. Questo giustifica l’obbligo di pagamento. Tuttavia se a gennaio 2025 sono passati 30 anni dalla prima immatricolazione, la tua auto diventa storica, e d’epoca, dunque hai diritto a non pagare mai più la tassa.