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“Vieni a Natale, ti presto anche la mia auto”: occhio alle visite ai parenti, è LEGGE, potresti beccarti multe choc se guidi la loro auto

Chiave dell'auto, come chiedere il doppione - fonte stock.adobe - giornalemotori.it
Chiave dell’auto – fonte stock.adobe – giornalemotori.it

Molti si chiedono se sia possibile guidare l’auto di un parente stretto senza incorrere in sanzioni. Specie a Natale, quando la gente si riunisce magari a casa di familiari lontani, si può guidare l’auto di altri. E la legge che dice?

La risposta, in linea generale, è che si può fare, ma ci sono alcune regole e situazioni da tenere in considerazione per evitare problemi legali o amministrativi.

La normativa italiana sulla guida di veicoli altrui in Italia, è ovviamente disciplinata dal  Codice della Strada: che non vieta la guida di un veicolo intestato a un’altra persona, incluso un parente stretto.

Tuttavia, è fondamentale che la situazione rispetti alcune condizioni chiave che bisogna tenere bene a mente, prima di farlo. Per non rischiare un salasso proprio a natale.

Che cosa bisogna sapere? E quali sono i confini di legge da non superare? E soprattutto, i controlli in strada li fanno sul serio?

Copertura assicurativa e non solo: ecco cosa impone la legge

La polizza RC Auto deve essere valida e includere la possibilità di guida da parte di terzi. Alcune assicurazioni prevedono restrizioni sulla guida di persone diverse dal proprietario, soprattutto se giovani o con poca esperienza. È quindi consigliabile verificare i termini della polizza. Il veicolo deve essere provvisto di revisione valida e bollo auto pagato. Inoltre, il conducente deve avere con sé la patente di guida adeguata e valida per quel tipo di veicolo.

La regola base poi è quella dell’uso occasionale: la guida di un’auto intestata a un altro deve essere di natura sporadica. L’uso continuativo da parte di una persona diversa dal proprietario può richiedere la segnalazione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Dal 2014, il Codice della Strada stabilisce che, se un veicolo viene utilizzato in modo continuativo per più di 30 giorni da una persona diversa dal proprietario, è necessario registrare questa situazione al PRA. Ad esempio, se utilizzi regolarmente l’auto di un genitore o di un parente, devi effettuare un’annotazione specifica.

chiavi macchina – giornalemotori.it (foto iStock)

Cosa succede se non lo fai

In caso di mancata registrazione, il conducente e il proprietario rischiano sanzioni amministrative che possono arrivare a 700 euro. Guidare l’auto di un parente senza rispettare le normative può portare a multe in situazioni specifiche: se la polizza non consente la guida di terzi, l’assicurazione potrebbe non coprire eventuali danni, lasciando il conducente esposto a responsabilità civili.

Come menzionato, se l’uso continuativo non è dichiarato, si rischiano multe e l’obbligo di regolarizzare la situazione. Se l’auto non ha revisione o bollo aggiornati, il conducente è soggetto alle relative sanzioni.