Sanzioni bloccate nel 2025: il Milleproroghe della Meloni funziona, gli italiani per una volta aprono il regalo e non è un pugno in un occhio
Finalmente c’è una bella notizia per gli automobilisti italiani. Grazie al governo, viene bloccato l’aumento delle multe.
Non è un periodo facile per chi guida una moto o un’auto in Italia. Oltre ai continui costi che dobbiamo sostenere (e che sono stati segnati da importanti rincari), c’è anche la questione del nuovo Codice della strada che preoccupa tutti quanti.
Da oggi in poi, prendere una multa sarà ancora più facile. D’altronde, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini aveva sottolineato per primo la necessità di rendere le norme più severe per abbattere il fin troppo alto numero di incidenti che avvengono nel nostro paese.
Entrato in vigore lo scorso 14 dicembre, il decreto ha già fatto una vera e propria strage di multe. Proprio di multe parliamo oggi. Questa volta però c’è un’ottima notizia che quasi nessuno si sarebbe aspettato, soprattutto in questo periodo.
Stiamo parlando del decreto Milleproroghe, che bloccherà anche per il 2025 l’aumento biennale delle multe stradali. Si tratta di un’ottima notizia. Ma che cosa prevede nel dettaglio questo decreto?
Che cosa prevede il decreto Milleproroghe
La misura è stata approvata dal Consiglio dei Ministri lo scorso 9 dicembre e al momento è in attesa di approvazione sulla Gazzetta Ufficiale. Il governo ha deciso di venire incontro agli automobilisti, senza dubbi la categoria di cittadini messa più in difficoltà dai rincari che si sono succeduti negli ultimi anni.
La misura rappresenta una nuova proroga dopo quelle che erano già state disposte per il biennio 2022 – 2024. L’aggiornamento, che avrebbe dovuto portare a un rincaro medio del 6% sugli importo delle sanzioni, è stato rinviato “in considerazione dell’eccezionale situazione economica“.
Un provvedimento accolto con grande entusiasmo
La decisione è stata presa positivamente da molte associazioni e forze politiche. Esulta in modo particolare la Lega, che ha espresso soddisfazione per lo stop agli aumenti. In particolare, è stato sottolineato l’impegno del ministro dei trasporti Matteo Salvini nel raggiungimento di questi obiettivi. Tuttavia, in molti vedono un controsenso tra le dichiarazioni del leader della Lega e le sue decisioni in merito al nuovo Codice della strada.
Anche le associazioni di consumatori, tra cui il Codacons e l’Unione Nazionale Consumatori, hanno applaudito la misura. Resta però la preoccupazione per il 2026, quando potrebbe verificarsi un effetto cumulativo degli adeguamenti sospesi fino ad oggi. L’impatto potrebbe raggiungere anche il 17 o il 18%.