Bollo auto, è legge: nel 2025 arriva il NUOVO PREZZO, la stangata peggiore di tutte I Tieniti da parte un po’ di 13esima o a Gennaio vai in bancarotta
È già la tassa più detestata in Italia e con il nuovo aumento del suo costo, la situazione peggiora di nuovo.
Sono tanti i costi che ogni automobilista deve sostenere nella vita di tutti i giorni. Pensiamo per esempio all’assicurazione o alla revisione, ma anche al carburante o ai pedaggi autostradali. Tutte spese che tra l’altro hanno subito pesanti aumenti nel corso degli ultimi anni.
Oggi però parliamo più nello specifico del bollo auto. La tassa di possesso più detestata nel nostro paese sta per andare incontro ad un nuovo rincaro. La novità è davvero importante ed è ovviamente a dir poco pessima per gli automobilisti italiani.
Ricordiamo che il bollo auto è una tassa di possesso. Questo significa che essere deve essere pagata per ogni veicolo di cui si ha la proprietà, a prescindere da quanto esso venga usato. Persino se quell’auto resta in garage tutta la vita: il bollo è comunque da pagare.
In base a che cosa viene calcolato l’importo del bollo? A rappresentare una discriminante è la potenza del veicolo, espressa in kilowatt, e la classe ambientale (da Euro 0 a Euro 6). Le tariffe sono più elevate per i veicoli più inquinanti.
Dal 2025 aumenta il costo del bollo auto
A partire dal prossimo anno, infatti, le singole regioni italiane potranno applicare dei sovrapprezzi in base alle specifiche normative locali. Questo significa che si potrebbero creare delle forti disparità tra le varie regioni italiane, aumentando significativamente il costo in base alla zona.
Dal 2025, però, i veicoli elettrici saranno completamente esonerati dal pagamento. Per quelli ibridi è previsto invece uno sconto del 50%. Si tratta di uno dei tanti casi di esenzioni previste dalle regioni italiane. Esse permettono di accedere ad importanti sconti su questa tassa.
Le esenzioni sul bollo auto
Non ci sono soltanto le esenzioni che riguardano i veicoli elettrici e ibridi. Sono state confermate le esenzioni per i veicoli usati per il trasporto di persone con disabilità, ma anche per quelli d’emergenza o appartenenti ad associazioni senza scopo di lucro.
Tra le novità più importanti del 2025 vi è anche il “bollo dinamico“. Si tratta di un sistema che lega l’importo della tassa non solo alla potenza e alla classe ambientale del veicolo. A rappresentare una discriminante spunta anche il chilometraggio annuo e questo potrebbe introdurre importanti sgravi per chi utilizza meno l’auto.