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Codice della strada, UFFICIALE: se hai queste targhe da metà Dicembre hai finito di circolare I Sei nei guai fino al collo se non regolarizzi subito

Codice della strada, che cosa cambia per le targhe - fonte Corporate+ - giornalemotori.it
Codice della strada, che cosa cambia per le targhe – fonte Corporate+ – giornalemotori.it

Da ora in poi il governo guarderà anche la targa che usi sulla tua auto: stai sempre attento a rispettare le regole.

Il nuovo Codice della strada è ufficialmente entrato in vigore. La data è stata quella del 14 dicembre 2024, giorno dopo il quale la vita degli automobilista è cambiata per sempre.

Da ora in poi, rispettare tutte le regole che sono indicate dalle legge sarà ancora più importante di prima. Questo sia per evitare le spiacevoli e drammatiche conseguenze che la loro inosservanza può portare, sia per non prendere le salate multe che sono previste dalla legge.

Ad annunciare l’entrata in vigore delle norme è stato il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini. Il leader leghista è stato il primo ad impegnarsi per scrivere il decreto e per cambiare le norme, anche se ultimamente è al centro di diversi attacchi sia da parte dell’opposizione che dei suoi sostenitori.

In particolare, oggi ci soffermiamo su una questione che ha a che fare con la targa. C’è un fenomeno che sta preoccupando il governo in questi ultimi mesi: è quello delle targhe estere. Che cosa cambia con le nuove norme?

Targhe estere, che cosa cambia con il nuovo Codice della strada

Il governo di Giorgia Meloni ha deciso di intervenire sul tema delle auto con targhe estere. Spesso queste ultime vengono usate per evitare i costi elevati delle assicurazioni e delle tasse locali. La riforma del Codice della strada mira a contrastare questo abuso, prevedendo nuove regole per sistemare una questione su cui vi sono diverse lacune legislative.

Le auto immatricolate all’estero possono circolare in Italia per un massimo di tre mesi: dopo questa data, devono per forza essere reimmatricolate in base alle normative italiane. Tuttavia, molti trasferiscono la proprietà del veicolo a società di noleggio estere. Questo con un obiettivo: beneficiare di polizze assicurative decisamente più economiche.

Un'auto con targa straniera - fonte Pexels - giornalemotori.it
Un’auto con targa straniera – fonte Pexels – giornalemotori.it

Gli obblighi dei possessori di veicoli esteri

Un ulteriore obbligo a cui deve sottostare chi possiede un veicolo con targa estera è l’iscrizione del mezzo al Registro dei Veicoli Esteri. Questo deve essere fatto entro 30 giorni dall’inizio dell’utilizzo dell’auto in Italia. Si tratta di una misura che si però rivelata insufficiente a risolvere il problema.

Una delle città in cui si registra maggiormente questo problema è Napoli. Nel capoluogo campano, dove i costi assicurativi sono i più alti d’Italia, servono provvedimenti duri per scoraggiare un fenomeno che ha numeri sempre maggiori.