Patente REVOCATA, è ufficiale: il Governo approva la legge, a Natale scatta il provvedimento strappa-patente, sarà valido in tutta Europa
Ormai è cambiato tutto. Il 14 dicembre è entrato in vigore il nuovo Codice della strada: ecco che cosa prevede per il futuro.
La vita degli automobilisti ormai è cambiata per sempre. Dopo un lungo percorso prima alla Camera dei Deputati e poi in Senato, il nuovo Codice della strada sta per modificare per sempre le regole che gli automobilisti devono rispettare.
L’obiettivo è oggi più importante che mai, ovvero aumentare la sicurezza stradale per i cittadini italiani in un periodo decisamente drammatico da questo punto di vista. Pensiamo per esempio a quanti incidenti avvengono ogni giorno sulle nostre strade, con numeri preoccupanti di feriti e di decessi.
Oggi, in particolare, ci soffermiamo sulla questione della revoca della patente. Non se ne occupa solo il nuovo Codice della strada, ma esso è una questione importante affrontata anche dall’Unione Europea.
La misura di cui stiamo parlando è infatti valida in tutti i paesi membri e mira a rafforzare, ancora una volta, la sicurezza stradale per i cittadini. Ma che cosa prevede la legge?
Revoca della patente, che cosa prevede la legge Europea
Anche l’Europa guarda con preoccupazione alla questione della sicurezza stradale all’interno dei paesi membri. L’obiettivo della Commissione è quello di ridurre le vittime sulla strada del 50% entro il 2030. Si punta invece all’azzeramento più in là, ovvero entro il 2050. E si mira in questo modo a uniformare le sanzioni per i paesi membri soprattutto per quelle infrazioni più gravi, più spesso alla base degli incidenti che avvengono nel Vecchio Continente.
Tra le misure previste c’è appunto anche la revoca della patente. Quelle superiori ai tre mesi saranno regolamentate a livello comunitario. Per quelle più brevi, invece, restano in vigore le leggi che ogni nazione può scegliere di applicare.
I tempi di una legge che punta tutto sulla sicurezza dei cittadini
La direttiva europea, che per il momento non è ancora vincolante, richiederà un periodo di transizione dalla durata di circa due anni. Questo per garantire l’adeguamento delle legislazioni nazionali. Durante questo periodo saranno definiti i dettagli dell’implementazione, con l’obiettivo di evitare sovrapposizioni burocratiche e per garantire il diritto di rimborso per i conducenti.
Si tratta di un progetto sicuramente ambizioso ma oggi più importante che mai, considerando la preoccupazione per la sicurezza stradale sempre più crescente in Europa e non solo.