Targhe polacche, è boom sotto Natale: i furbetti stanno facendo proprio così, ecco l’inghippo I Rischi grosso, non sai neanche quanto
Negli ultimi anni, la truffa delle targhe polacche ha attirato l’attenzione delle autorità e dei cittadini italiani.
Si tratta di una frode che sfrutta normative fiscali e burocratiche europee per aggirare tasse e obblighi assicurativi in Italia. Sotto Natale sta tornando di moda.
Questa pratica, inizialmente diffusa tra alcuni automobilisti, ha dato origine a un vero e proprio sistema illecito che può portare gravi conseguenze legali e finanziarie.
Come Funziona la Truffa? La truffa delle targhe polacche si basa sull’immatricolazione di veicoli in Polonia, un Paese dell’Unione Europea dove i costi ridotti.
Stiamo parlando delle spese legate alla proprietà di un’auto, come l’assicurazione e le tasse: in Polonia sono significativamente più bassi rispetto all’Italia.
Truffa delle targhe polacche, ecco come funziona
Il meccanismo prevede diversi passaggi che partono dalla immatricolazione fittizia e che spesso coinvolgono diverse persone. Andiamo a vederci chiaro. Un veicolo viene registrato in Polonia, spesso tramite società di comodo o agenzie che offrono il servizio a pagamento. Queste aziende gestiscono l’intero processo, compresa l’emissione delle targhe polacche.
Il veicolo, una volta immatricolato in Polonia, viene utilizzato in Italia. Con le targhe estere, i proprietari evitano di pagare il bollo auto, le tasse di immatricolazione italiane e spesso anche l’assicurazione obbligatoria nazionale, scegliendo polizze meno costose in Polonia. Molti truffatori utilizzano questo sistema per evitare sanzioni o sequestri in caso di infrazioni stradali, poiché risalire al reale proprietario del veicolo diventa più complesso con targhe estere.
Perché è una truffa? La spiegazione è lampante
Anche se l’operazione sembra legale in apparenza, si configura come una truffa quando il proprietario del veicolo risiede stabilmente in Italia. Secondo le normative, un cittadino italiano non può guidare un’auto con targa straniera per più di 12 mesi senza reimmatricolarla nel Paese.
L’immatricolazione in Polonia è solo un pretesto per eludere tasse e obblighi italiani, violando così il Codice della Strada e le normative fiscali. Le autorità italiane hanno intensificato i controlli sulle auto con targhe polacche. Le conseguenze per chi viene scoperto a utilizzare questo sistema possono includere sanzioni amministrative che possono arrivare fino a 3.500 euro, il sequestro del veicolo, e accuse penali di frode fiscale e uso di documenti falsi. Come difendersi dalle frodi? Per evitare di cadere vittima o di essere coinvolti in questo tipo di truffa, è importante diffidare di agenzie o intermediari che propongono immatricolazioni all’estero come metodo per risparmiare su tasse e assicurazioni.