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Triangolo di emergenza, obbligatorio o no: ecco cosa dice (davvero) la legge

triangolo segnaletico – giornalemotori.it

Il Codice della Strada sta vivendo una stagione di grandi cambiamenti e trasformazioni, e molti sono i punti e gli aspetti che saranno rinnovati. Pene inasprite, regole cambiate del tutto: strumentazioni aggiuntive e obbligatorie: e anche vincoli tradizionali.

Confermati o meno, stravolti o meno: il processo di adattamento alla realtà che si vive riguarda anche un corpo normativo come il Codice della strada.

Che, giocoforza, deve fare i conti con l’epoca che vive, e su cui agisce: il principio di fondo è quello disciplinare il flusso viario, rendendolo equo e sicuro.

Di conseguenza, è necessario adattarsi ai cambiamenti strutturali, tecnologici e non solo, che la contemporaneità impone. Eppure, ciò non vuol dire ‘gettare via’ tutto il passato. Anzi.

Ci sono dei dispositivi considerati come evergreen che, per definizione, rappresentano le pietre miliari della sicurezza alla guida: come le cinture di sicurezza o il triangolo di emergenza.

Triangolo di emergenza: c’è ancora o no

In Italia, il triangolo di emergenza, tecnicamente chiamato “segnale mobile di pericolo,” è ancora obbligatorio a bordo dei veicoli. Questa normativa è stabilita dall’articolo 72 del Codice della Strada, che richiede la presenza di questo dispositivo in ogni autoveicolo, ad eccezione di motocicli e ciclomotori a due ruote. La sua funzione principale è segnalare la presenza di un veicolo fermo sulla carreggiata, sia di giorno che di notte, per garantire la sicurezza degli altri automobilisti.

Quando si utilizza il triangolo? Le regole sono chiare e tutti dovrebbero saperle. In condizioni di ‘emergenza’ (per appunto), il triangolo deve essere posizionato ad almeno 50 metri dietro il veicolo fermo, in modo che sia visibile da una distanza di 100 metri. Nel caso di intersezioni più vicine ai 50 metri, deve essere collocato nella posizione più visibile. Sempre sulla corsia occupata dal veicolo, con la superficie riflettente rivolta verso il traffico in arrivo.

Tra gli oggetti che è obbligatorio portare in auto c’è anche il triangolo – giornalemotori.it

Cosa ti succede se non lo usi

Non rispettare queste disposizioni può comportare multe che variano da 42 a 173 euro e la decurtazione di punti dalla patente in caso di situazioni pericolose causate dall’assenza del triangolo. Oltre al triangolo, in Italia è obbligatorio avere un giubbotto catarifrangente, necessario per uscire dall’auto in sicurezza in caso di guasto o incidente su strade extraurbane o autostrade. Tuttavia, rispetto ad altri Paesi europei, in Italia non è richiesto l’estintore o un kit di pronto soccorso, che invece sono obbligatori in nazioni come Slovenia e Croazia

In sostanza, il triangolo resta un elemento fondamentale per la sicurezza stradale e il suo possesso non solo è obbligatorio, ma anche pratico per prevenire ulteriori rischi in situazioni di emergenza.