Altro che alcoltest, è ufficiale: in auto ora ti vietano perfino camomilla e tisane I Passa la legge, rischi la vita se lo fai
Bere quando si guida è vietato: lo sanno tutti: ma, attenzione, non si parla più – o non soltanto almeno – di alcol. Ora ti vietano ben altro. Perfino una tisana, o una camomilla. Se ti trovassero in queste condizioni, saresti nei guai fino al collo.
Il perché, a dire il vero, è perfino piuttosto semplice da individuare: si riferisce come sempre alla sicurezza. Ogni forma di guida, se non sicura, è off limits.
Evidentemente ci sono delle condizioni in cui, seppur non paragonabili per gli effetti che possono produrre, le tisane rilassanti e la camomilla possono esser vietati come l’alcol.
Se in quest’ultimo caso si crea una vera e propria situazione di perdita di lucidità, di contro, in effetti, le altre due bevande possono essere infatti associate ad una situazione di torpore.
E si sa, rilassarsi troppo, adagiarsi, o essere magari preda di un colpo di sonno è oltremodo rischioso. Guidare quando si ha sonno è una delle principali cause di incidenti stradali.
Occhio a non berle, rischi la vita se guidi
In Italia, le normative e le campagne di sensibilizzazione del 2024 pongono particolare attenzione su questo problema, promuovendo la sicurezza e la prevenzione. La stanchezza riduce la capacità di reazione, l’attenzione e il giudizio del conducente, aumentando il rischio di incidenti. Secondo i dati statistici, un gran numero di incidenti è attribuibile a colpi di sonno, spesso avvenuti su strade extraurbane e autostrade.
Per affrontare questo problema, il Codice della Strada impone regole indirette per prevenire la guida in condizioni di stanchezza. Con l‘articolo 141 stabilisce che il conducente debba mantenere il pieno controllo del veicolo e adeguare la guida alle proprie condizioni fisiche e mentali. Guidare in stato di stanchezza potrebbe essere considerato una violazione di questa norma.
Articoli di legge e provvedimento specifico: ecco il caso più incredibile
L’articolo 169 dice che chi guida deve evitare comportamenti che possano compromettere la sicurezza, incluso proseguire il viaggio nonostante evidenti segnali di affaticamento. Nel 2024, molti veicoli sono dotati di sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS), progettati per rilevare i segnali di stanchezza del conducente.
Tra queste il rilevamento di stanchezza che studia i movimenti del volante, cambi di corsia e tempi di reazione, emettendo avvisi sonori o visivi per invitare il conducente a fermarsi. Esistono anche altri tipi di allarmi di attenzione: consistono in sensori interni che monitorano il battito delle palpebre o la postura del conducente. Questi sistemi, obbligatori su alcuni veicoli nuovi nell’Unione Europea, rappresentano un passo avanti nella prevenzione.
Vi è poi una legge, in Usa, nel Tennessee che stabilisce come sia ‘vietato guidare mentre si dorme’: esatto, hanno sentito il dovere di specificarlo. E in tal senso, zero camomille per chi guida da quelle parti. Hai visto mai che ti venga un colpo di sonno.