Targa auto, se non ti adegui subito, a Gennaio ti confiscano il mezzo: è legge UE, non scappi da nessuna parte
Se scopri di non essere in regola, allora ti conviene sistemare la questione prima che sia troppo tardi o rischi di pagarla cara.
Solo qualche giorno fa, la vita degli automobilisti è stata scossa dalla novità rappresentata dal nuovo Codice della strada. Il decreto ha ricevuto l’approvazione da parte del Senato solo settimana scorsa, mentre quella della Camera dei deputati era arrivata la scorsa primavera.
Sono tante le novità contenute all’interno del testo. Il suo obiettivo è quello di diminuire l’altissimo numero di incidenti che ogni giorno avvengono sulle nostre strade. A lavorare sul testo è stato soprattutto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini.
Un ampio capitolo del nuovo Codice della strada è dedicato alle norme che riguardano le targhe. Può sembrare una questione da poco, ma in realtà nel nostro paese si tratta di un problema davvero enorme che necessitava di un cambio radicale delle regole.
L’obiettivo principale del governo di Giorgia Meloni era quello di contrastare le pratiche elusive adottate da un numero sempre più alto di automobilisti con l’obiettivo di risparmiare. Ma che cosa ha previsto l’esecutivo all’interno del nuovo Codice della strada?
Targhe auto, che cosa cambia con il nuovo Codice della strada
Il problema delle targhe estere in Italia non è da poco. Sono migliaia infatti gli automobilisti che guidano con veicoli immatricolati fuori dal nostro paese con l’obiettivo di aggirare le alte tasse e polizze assicurative del paese. Spesso, lo si fa intestando i propri veicoli a società estere, che consentono di tagliare in modo importante i costi. Soprattutto nelle zone dove i premi assicurativi sono più elevati, come a Napoli.
Con la nuova normativa, i veicoli con targa straniera di proprietà di persone residenti in Italia potranno circolare per un massimo di tre mesi. Al termine di questo periodo, diventerà obbligatoria la reimmatricolazione del mezzo in Italia, accompagnata dalla stipula di una polizza assicurativa presso una compagnia operante sul territorio nazionale.
Rispetta le regole o la sanzione è cara
Per quanto riguarda i veicoli appartenenti a soggetti esteri, utilizzati in Italia da cittadini italiani tramite contratti di comodato o noleggio, è invece previsto un diverso trattamento. Lo specifica l’articolo 93 bis del Codice della strada, comma 2, che impone la registrazione della targa straniera nel Registro Veicoli Esteri entro 30 giorni, anche se non consecutivi. In questo caso, non vi è obbligo di stipulare una nuova assicurazione italiana.
Le nuove disposizioni mirano a sanare un “vuoto normativo” che favoriva l’utilizzo di targhe estere per risparmiare su costi e adempimenti burocratici. Con questa stretta, il governo intende contrastare fenomeni di frode assicurativa e garantire una maggiore equità fiscale. Chi non rispetterà i nuovi obblighi sarà soggetto a severe sanzioni, tra cui la confisca immediata del veicolo.