Aquaplaning, ufficiale: hai diritto al risarcimento assicurativo | Pochi passaggi e puoi avere una montagna di soldi
Aquaplaning e rischi stradali: da oggi hai una chance maggiore di cavartela, almeno dal punto di vista pecuniario, in seguito ad eventuali danni. E’ ufficiale: hai diritto al risarcimento assicurativo. Non lo sanno in molti, ma è legge.
Pochi passaggi e puoi avere una montagna di soldi: è quello che può avvenire di fronte a fenomeni atmosferici impattanti, quando guidi in strada.
Come ben noto, le intemperie incidono in maniera importante nella conduzione di un veicolo e possono metterci di fronte a problemi e rischi di ampia portata.
L’aquaplaning è un fenomeno che si verifica quando un veicolo perde aderenza con il manto stradale a causa della presenza di uno strato d’acqua.
In queste condizioni, le ruote non riescono più a mantenere il contatto diretto con l’asfalto, creando una sorta di “galleggiamento” che rende impossibile controllare il veicolo.
Aquaplaning, cosa succede a livello legale e burocratico dopo l’impatto
L’aquaplaning si manifesta principalmente in situazioni di forte pioggia o in presenza di pozzanghere profonde, ed è amplificato dalla velocità elevata, pneumatici usurati o pressione non adeguata. Quando si verifica un incidente causato dall’aquaplaning, il tema del risarcimento assicurativo diventa centrale. Stabilire le responsabilità è spesso complesso, poiché possono entrare in gioco diversi fattori: condizioni meteorologiche avverse, stato della strada, manutenzione del veicolo e comportamento del conducente.
In molti casi, l’assicurazione potrebbe attribuire la responsabilità dell’incidente al conducente, sostenendo che avrebbe dovuto adeguare la velocità alle condizioni stradali. Il Codice della Strada, infatti, impone a chi guida di mantenere sempre il controllo del mezzo, anche in situazioni di emergenza. Se l’aquaplaning è stato causato da pneumatici non idonei o dalla mancata manutenzione del veicolo, l’assicurazione potrebbe rifiutare il risarcimento totale o parziale.
Responsabilità di terzi, ecco come avere il risarcimento
Tuttavia, ci sono casi in cui l’ente gestore della strada può essere ritenuto responsabile. Se il fenomeno di aquaplaning è stato aggravato da una cattiva manutenzione del manto stradale (ad esempio, per la presenza di buche o un drenaggio inefficace), è possibile richiedere un risarcimento all’ente competente. In queste situazioni, sarà fondamentale raccogliere prove come fotografie del luogo, testimonianze e, se necessario, una perizia tecnica.
Per ottenere un risarcimento, il primo passo è denunciare il sinistro alla propria compagnia assicurativa entro i termini previsti dalla polizza. La denuncia deve includere una descrizione dettagliata dell’incidente, allegando eventuali prove come foto, video e referti medici in caso di lesioni. Se si ritiene che la responsabilità sia dell’ente stradale, sarà necessario avviare una procedura separata nei confronti di quest’ultimo, eventualmente con l’assistenza di un legale.