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Strisce blu, stop alla multa per ticket scaduto: lo dice la CASSAZIONE, basta fare così e salvi il portafogli

strisce blu – giornalemotori.it

Se vuoi evitare di prendere le multe fai valere i tuoi diritti: ecco che cosa dice la legge a proposito delle strisce blu.

Tra le questioni più fastidiose con cui gli automobilisti si trovano ad aver a che fare ci sono anche i parcheggi all’interno delle strisce blu. Regolate dal pagamento di un ticket, a volte evitarle sembra essere impossibile. Soprattutto quando ci si trova in centro città.

Le persone che lasciano la propria macchina in questi spazi senza pagare il ticket sono molte più di quanto si possa immaginare. Questo è ovviamente un atto di irresponsabilità e di mancanza di rispetto verso tutti gli altri automobilisti, ma non solo.

Se non si paga il ticket, infatti, si rischiano delle multe che sono parecchio salate. E questo è ovviamente un grosso problema, dato che gli automobilisti hanno già a che fare ogni giorno con un alto numero di spese.

Tuttavia, anche quando si prende una sanzione non è detta l’ultima parola. Possiamo infatti far valere i nostri diritti ed evitare di pagare. Che cosa dice il Codice della strada a proposito delle strisce blu?

Strisce blu, in questi casi puoi non pagare la multa

Secondo il Codice della strada, non è previsto alcun margine di tolleranza per il rinnovo del ticket scaduto. Al termine dell’ultimo minuto coperto dal biglietto, l’automobilista deve acquistare immediatamente un nuovo biglietto per evitare una multa salata. Quest’ultima può essere compresa tra un minimo di 42 euro e un massimo di 173 euro.

La giurisprudenza della Cassazione ha chiarito la questione con la sentenza numero 7839 del 2022. Una volta scaduto il ticket, la sosta viene considerata “non pagata” sin dall’inizio. Anche un solo minuto di ritardo, dunque, può comportare una multa decisamente salata che è ovviamente bene evitare.

Parcheggio a pagamento - fonte depositphotos.com - giornalemotori.it
Parcheggio a pagamento e multe, che cosa dice la legge – fonte depositphotos.com – giornalemotori.it

Ci sono però delle eccezioni

Nonostante la sentenza della Cassazione, alcune amministrazioni locali hanno introdotto un periodo di tolleranza di 15 minuti. Questo per agevolare gli automobilisti nel rinnovo del ticket. Questa misura mira a evitare situazioni paradossali, come la contestazioni di una multa mentre si è intenti a pagare per prolungare la sosta, un evento già accaduto a molte persone.

Per evitare qualsiasi problema è comunque bene monitorare con attenzione il tempo residuo indicato sul ticket. Al termine si hanno due opzioni: spostare il veicolo oppure acquistarne uno nuovo in tempo.