Guida automatica, cosa cambia nel 2025: intesa totale, dove ci porta la ‘MAGA’ della politica
Le prime decisioni del nuovo presidente americano Donald Trump riguardano proprio i sistemi di guida automatica.
La recente elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti d’America ha fatto particolarmente clamore. Il leader repubblicano ha battuto alle urne la sfidante democratica Kamala Harris e tra poche settimane si insedierà alla Casa Bianca prendendo il posto di Joe Biden.
Un ruolo importante in questa vittoria è stato sicuramente quello giocato da Elon Musk. L’imprenditore e fondatore di Tesla ha sposato gli ideali di Trump a tal punto da ottenere un ruolo nel suo governo. Anche se in molti hanno manifestato perplessità, vista l’avversione di Trump verso le auto elettriche.
L’intesa tra Trump e Musk si gioca non soltanto su questioni come il politically correct, ma anche sui sistemi di guida autonoma. L’amministrazione che prenderà il governo degli Stati uniti sembra infatti intenzionata ad allentare le norme in proposito.
Le polemiche non mancano di certo. Potenzialmente, questa scelta potrebbe favorire proprio Tesla e dunque il suo amministratore delegato, ovvero lo stesso Musk. In molti puntano il dito per quello che appare a tutti gli effetti un conflitto di interessi. Ma che cosa potrebbe cambiare?
Trump ha deciso sulla guida autonoma: che cosa cambia nel 2025
Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’obiettivo di Trump sarebbe quello di incentivare lo sviluppo di tecnologie per veicoli autonomi. Si tratta di una priorità indiscussa per la mobilità urbana e per il futuro dei trasporti. Questa mossa potrebbe accettare l’adozione dei robotaxi di Tesla.
Le regole attuali, spesso restrittive, hanno ostacolato l’implementazione di sistemi autonomi. L’allentamento normativo potrebbe dunque ridurre gli ostacoli per Tesla e per le altre case automobilistiche che sono impegnate nello sviluppo di tecnologie simili. Tuttavia, resta da capire in che modo l’intervento federale si integrerà con le normative statali, spesso eterogenee.
C’è anche la questione delle auto elettriche
Il rapporto tra Trump e Musk continua a far discutere. Oltre alla questione dei sistemi di guida autonoma, nell’agenda del nuovo presidente americano c’è anche il taglio alle auto elettriche. Con grande sorpresa di tutti, Musk appoggia questa decisione. Il perché è però molto più semplice di quanto si possa immaginare.
Il Ceo di Tesla, infatti, sa bene che nel caso in cui i tagli entrassero effettivamente in vigore, la sua azienda sarebbe quella meno colpita. Le rivali, invece, soffrirebbero decisamente di più. Ora non resta che aspettare l’insediamento di Trump per vedere quali saranno le prime decisioni del nuovo governo Repubblicano.