Chiudi il becco quando guidi, passa la norma “bon-ton”: da oggi se ti sentono scatta subito il Penale e ti sbattono al “fresco”
Faresti meglio a tacere, a chiudere il becco come si dice in gergo: adesso è legge la cosiddetta norma del ‘bon ton’. Così almeno la definiscono in diversi. Scatta subito il penale, se osi non rispettarla: e ti possono anche sbattere in galera.
Meglio il silenzio, che una parole di troppo. Se si dice in effetti, a livello di proverbi, che il ‘silenzio è d’oro’, ci vede pur essere un motivo.
Infatti, come altrettanto è solito dire a chiunque esageri con le parole, nella vita può sempre riempirsi di contenuti un silenzio che non una frase o un discorso dal peso imbarazzante.
O peggio ancora, se offensivo. E se è vero come è vero che ‘ogni cosa che dirai potrà essere usata contro di te’, allora, ancor di più lo è se si parla di situazioni in pubblico.
E se stai guidando, e ti scappa qualcosa di troppo, ecco che scatta anche la norma del bon-ton. Tu non l’hai rispettato? E allora gli agenti ti puniscono: e arrivi anche a risponderne penalmente.
Chiudi il becco o finisci addirittura in galera
Il caso emblematico, alla guida, è quello in cui l’automobilista, magari per rabbia, frustrazione o nervosismo, si fa scappare qualche parolina di troppo. Magari qualche parolaccia o addirittura bestemmie. Ma rivolte a chi? Attenzione, perché le sfumature sono sottili. Dire parolacce mentre si guida può sembrare un modo innocuo per sfogare lo stress, ma in alcune situazioni può avere conseguenze legali, soprattutto se il comportamento è considerato offensivo o pericoloso per altri utenti della strada. Vediamo cosa dice la legge e quali sono i rischi legati a questo comportamento.
Le parolacce sono legali? In Italia, l’uso di parolacce non è vietato in sé, ma può essere sanzionato se le parole offensive sono rivolte direttamente a qualcuno, soprattutto in pubblico. Questo rientra nell’ambito del reato di ingiuria o di offesa alla pubblica decenza, previsto dall’articolo 726 del Codice Penale. Per esempio, se un conducente insulta un altro automobilista, rischia una multa o, nei casi più gravi, un’accusa per comportamenti offensivi Inoltre, gridare parolacce o fare gesti offensivi può provocare reazioni aggressive da parte degli altri conducenti, aumentando il rischio di liti o incidenti stradali.
Conseguenze alla guida: va a finire malissimo
Pronunciare parolacce o gesticolare può distogliere l’attenzione dalla guida, aumentando il rischio di errori o incidenti. Insultare un altro automobilista può essere considerato un comportamento pericoloso e, in alcune situazioni, portare a una contestazione di guida aggressiva o non prudente.
La guida è già un’attività che richiede concentrazione. Sfogarsi con parolacce può peggiorare lo stress. Dunque, occorre evitare di insultare altri, e evitare litigi o sanzioni e mettere la sicurezza al primo posto.