Cancellazione debiti bollo auto: come azzerare tutto senza rottamazione I Non vogliono che tu lo sappia
Finalmente gli automobilisti possono beneficiare di questa cancellazione dei debiti, compreso il bollo: ecco che cosa prevede.
Per gli automobilisti italiani non è più così facile fare i conti con spese che purtroppo sono sempre più alte. I costi che ognuno di noi deve sostenere sono sempre più alti e non è più così facile averci a che fare.
Oggi in particolare ci soffermiamo ancora una volta sul bollo auto, sicuramente una delle spese più gravose per tutti gli automobilisti italiani. Si tratta di una tassa che è forse la più detestata nel nostro paese per ragioni di diversa natura.
Oltre ad essere così odiato, il bollo auto è ancora una delle imposte che genera caselle esattoriali. Sono infatti tantissimi gli automobilisti che evadono questa tassa. Il suo mancato pagamento può portare l’Agenzia delle Entrate-Riscossione a intraprendere azioni legali contro i debitori.
Per fortuna, di modi per cancellare questo debito ne esistono molti più di quanti si possa pensare. Oggi ti diamo qualche opzione da seguire se anche questo, purtroppo, è il tuo caso.
Bollo auto cancellato, ecco in quali casi può avvenire
Tra le opzioni più vantaggiose per gli automobilisti vi è senza dubbio la prescrizione. Per il bollo auto, essa è di tre anni dalla data in cui il pagamento avrebbe dovuto essere effettuato. Se non ci sono stati solleciti o notifiche che interrompono questo termine, il debito potrebbe decadere del tutto.
Inoltre, anche se il debito residuo è valido, le sanzioni e gli interessi associati possono avere tempi di prescrizione più brevi. Di norma, sono di cinque anni per i tributi diversi dal bollo. Ciò permette di ottenere uno sgravio parziale riducendo gli importi aggiuntivi.
Una buona notizia per tutti gli automobilisti
Per chi si trova in condizioni particolari è anche possibile richiedere l’annullamento totale della cartella tramite la sospensione legale della riscossione. Lo prevede la legge n.228/2012. Questo strumento può essere utilizzato se si ritiene che la cartella sia infondata o già saldata o se si rientra in una delle altre condizioni previste, come la sospensione amministrativa o giudiziale del debito o una sentenza favorevole.
In questi casi, il contribuente può fare domanda entro 60 giorni dalla notifica. Se l’ente creditore non risponde entro 220 giorni, si può procedere invece con l’annullamento totale del debito. Si tratta di un’opportunità importante da non perdere.