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Auto elettriche, il Governo è durissimo: ufficiale il taglio pluri-miliardario dei fondi, mazzata senza precedenti I Le auto green spariranno così

Auto elettriche, il taglio dei fondi dal governo - fonte stock.adobe - giornalemotori.it
Auto elettriche, il taglio dei fondi dal governo – fonte stock.adobe – giornalemotori.it

L’esecutivo di Giorgia Meloni ha preso una scelta che nessuno si sarebbe aspettato: l’elettrico ora ha le ore contate.

Che la Presidente del Consiglio non sia esattamente una fan delle auto elettriche non è di certo un mistero. Le sue dichiarazioni degli ultimi anni le conosciamo tutti. E non è nemmeno l’unica: pensiamo per esempio alle parole del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ma anche di altri esponenti del Governo.

La decisione dell’Italia di tagliare i fondi alle auto elettriche però sorprende tutti. La transizione ecologica sta avvenendo, anche se forse a ritmi troppo lenti per essere davvero efficace. Ora, però, potrebbe affrontare un altro (l’ennesimo) ostacolo.

Già le auto a zero emissioni devono affrontare alcune pesanti problematiche con cui non è facile avere a che fare. Pensiamo alla questione dei costi e dei dazi, ma anche ai problemi legati alle infrastrutture di ricarica.

Con il taglio dei fondi annunciato dal governo italiano, il settore potrebbe andare incontro a nuovi pesanti ostacoli. La scelta di Giorgia Meloni e del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha preso alla sprovvista tutte le aziende automobilistiche.

Auto elettriche, il governo sorprende tutti e taglia i fondi

Il governo italiano ha infatti deciso di tagliare ben 4,6 miliardi di euro dal Fondo Automotivo per le auto elettriche. Si tratta di una scelta che colpisce duramente il settore in un momento cruciale per la transizione ecologica. Ricordiamo che dal 2035 in poi in Europa non sarà più possibile vendere auto a combustione termica.

L’elettrico però ha bisogno di una spinta. Non bastano gli incentivi legati all’Ecobonus. Per altro, la scelta del governo va in controtendenza rispetto alle recenti dichiarazioni del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che aveva sollecitato misure urgenti per salvaguardare l’industria automobilistica.

Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy - fonte Ansa Foto - giornalemotori.it
Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy – fonte Ansa Foto – giornalemotori.it

Non mancano le critiche alla scelta del governo

La scelta del governo non è di certo passata inosservata e ha sollevato parecchie critiche. In particolare, a muoverle sono state Anfia e MotusE, associazioni chiave della filiera. Si sono schierate apertamente contro il taglio dei fondi. Secondo Anfia, questa decisione compromette anni di sforzi congiunti e mette a rischio l’intera strategia industriale nazionale.

Il rischio è quello di rendere il settore meno competitivo rispetto a paesi come la Francia o la Germania. Queste due nazioni stanno infatti da tempo investendo in maniera massiccia nella mobilità sostenibile.