Neopatentati, batosta del Governo: non possono più guidare in autostrada I Ufficiale: divieto totale per almeno 2 anni
Ci sono brutte notizie per gli automobilisti più giovani: da ora in poi scordati di guidare in autostrada.
In Italia sta per cambiare tutto quanto. È ormai infatti imminente l’entrata in vigore del nuovo Codice della strada. Il decreto è atteso da ormai quasi un anno ma ora, salvo imprevisti, dovrebbe entrare in vigore e ottenere l’approvazione da parte del Senato.
Sono tante le novità contenute all’interno del nuovo Codice della strada. L’obiettivo di queste norme è oggi più importante che mai: incrementare la sicurezza stradale nel nostro paese. Sono troppi gli incidenti che avvengono ogni giorno in Italia. I numeri sono preoccupanti, una vera e propria emergenza.
Per questo motivo, con il nuovo Codice della strada si punta a rendere le norme più severe soprattutto per quelle infrazioni che sono giudicate più pericolose e irresponsabili. Parliamo per esempio dell’eccesso di velocità o della guida in stato di ebbrezza, solo per citarne due.
In particolare, c’è anche una nuova norma che riguarda i neopatentati. Sono le persone che hanno ottenuto la patente da meno di 3 anni. Per loro è prevista una importante stretta che riguarda le autostrade.
Neopatentati, addio alla guida in autostrada
La recente modifica al Codice della strada introduce novità rilevanti soprattutto per i neopatentati che guidano motocicli. L’obiettivo è quello di regolamentare l’accesso autostradale in base a esperienza del guidatore e a tipologia del mezzo. La nuova norma, nello specifico, permette la circolazione in autostrada ai motocicli di cilindrata superiore 120 cc o con potenza minima di 8 CV (per gli elettrici).
L’accesso non sarà però indiscriminato. Esso infatti dipenderà anche da alcuni vincoli anagrafici e di esperienza. In particolare, potranno accedere alle autostrade solo i motociclisti in possesso di una patente di categoria A, B o superiore. Chi è in possesso delle patente A1 o A2 potrà circolare solo se ha conseguito il titolo da almeno 2 anni.
Una norma stringente
Questo limite, che arriva per ragioni di sicurezza, punta a ridurre i rischi legati alla circolazione su strade potenzialmente pericolose per chi non ha abbastanza familiarità con il proprio mezzo.
In tal modo, si intende dunque garantire che il traffico autostradale sia composto soltanto da conducenti in possesso delle competenze necessarie per affrontare le sfide di percorsi ad alta velocità e di maggiore complessità. La normativa mira a conciliare un maggiore accesso alle infrastrutture con criteri di prudenza, tutelando la sicurezza di tutti gli utenti della strada.