Codice della strada, presi di mira i ciclisti : altro che utenti deboli, da Novembre fioccano multe senza precedenti | Eviti la bancarotta solo in un modo
Codice della strada sempre più contestato dagli italiani: adesso, infatti, a inalberarsi sono i ciclisti. Sì, perché pare che siano stati presi di mira. Da Novembre scattano nuove multe senza precedenti, e l’ammontare fa impallidire anche i portafogli più gonfi.
Altro che utenti deboli da tutelare: i ciclisti si sentono sotto attacco, se così possiamo definirla la nuova svolta che, in verità, da parecchio tempo ormai, è in corso.
Nello stesso momento in cui si prova a incentivare il ritorno alla bicicletta, tuttavia per molte persone che amano le due ruote ecologiche da tempo sono iniziati i guai.
I ciclisti si sentono presi di mira, anziché presi in considerazione come utenti deboli: in corso vi è infatti una definizione maggiore delle responsabilità e dei vincoli a cui sono legati.
Stanno, da tempo, fioccando delle multe, seguendo una prassi ormai rodata che vede aumentare le sanzioni di pari passo all’aumento dell’uso della bici, in città: per una semplice ragione statistica, del resto.
Più bici, più multe: una realtà da cui non si scappa
Negli ultimi anni, l’uso della bicicletta è aumentato significativamente, soprattutto nelle grandi città, come risposta ai problemi di traffico, inquinamento e alla crescente necessità di uno stile di vita più sostenibile. Tuttavia, con l’incremento del numero di ciclisti, sono emersi anche nuovi problemi legati alla sicurezza stradale e al rispetto delle regole di circolazione. Di conseguenza, in diverse città italiane e in molti altri paesi, le autorità hanno introdotto sanzioni e multe specifiche per chi utilizza la bicicletta in modo scorretto o pericoloso.
Uno dei comportamenti più comuni che porta alla sanzione dei ciclisti è il mancato rispetto dei semafori. Molti ciclisti tendono a ignorare i segnali luminosi, attraversando incroci con il rosso, mettendo così in pericolo la propria incolumità e quella degli altri utenti della strada. Questo comportamento è punibile con multe che variano in base alla gravità della violazione e alla città in cui si verifica l’infrazione. Anche la guida sul marciapiede è una delle infrazioni che può portare a una sanzione. Molti ciclisti utilizzano i marciapiedi per evitare il traffico stradale, ma ciò comporta rischi per i pedoni, in particolare per anziani e bambini.
Ciclisti in strada, rispetta queste norme o sei nei guai
Altra infrazione comune è l’utilizzo del telefono cellulare mentre si è alla guida della bicicletta, un comportamento che può compromettere seriamente l’attenzione e la capacità di reazione. Così come per gli automobilisti, anche per i ciclisti l’uso del cellulare è vietato e può portare a multe significative. Le sanzioni per i ciclisti hanno suscitato polemiche tra chi ritiene che queste siano necessarie per migliorare la sicurezza e chi, invece, le vede come una limitazione all’uso della bicicletta, che dovrebbe essere incoraggiato in quanto mezzo ecologico. Alcuni sostengono che, per rendere più sicure le strade, sarebbe preferibile investire in infrastrutture adeguate, come piste ciclabili ben segnalate e protette, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulle multe.
Un altro aspetto controverso è la difficoltà di applicare e far rispettare tali multe. A differenza dei veicoli a motore, le biciclette non sono dotate di targa, il che rende difficile l’identificazione dei trasgressori. Alcune città stanno valutando la possibilità di introdurre un sistema di registrazione volontaria per i ciclisti, che potrebbe facilitare il controllo e migliorare la sicurezza stradale, ma la proposta ha incontrato molte resistenze.