Tasse auto, mazzata infernale nel 2025, approvata la LEGGE di Bilancio, aumenti da paura, e non è un ‘dolcetto o scherzetto’
La situazione per gli italiani è destinata a peggiorare: ecco perché aumentano di nuovo le tasse e che cosa dice la legge di bilancio.
Le famiglie italiane sembrano essere ogni giorno sempre più colpite dalle nuove tasse imposte dal governo. Ad essere in difficoltà sono soprattutto gli automobilisti, probabilmente la categoria di persone che negli scorsi anni ha dovuto affrontare il maggior numero di rincari e di rialzi.
In una situazione come questa, con continui rincari, non è facile per gli automobilisti avere a che fare con prezzi che sono purtroppo sempre più alti. Il governo di Giorgia Meloni non poteva di certo restare indifferente di fronte a questa situazione e ha promosso negli ultimi anni parecchi bonus di cui approfittare.
Oggi, però, parliamo di un aumento delle tasse davvero importante. Non è di certo una novità e gli italiani sembrano essersi abituati a questi rialzi, ma ogni volta è normale essere messi in difficoltà.
In particolare, la questione arriva dalla Legge di Bilancio 2025. Che ha introdotto parecchie novità sulla tassazione di alcuni veicoli nello specifico. Ecco che cosa prevede tale normativa e che cosa cambia ora per gli automobilisti.
Legge di bilancio, aumentano le tasse
La Legge di Bilancio 2025 introduce parecchie novità a proposito della tassazione delle auto aziendali. Verranno così penalizzati i veicoli a benzina e a diesel per favorire quelli elettrici e quelli plug-in hybrid. La norma prevede un cambiamento radicale del sistema di tassazione del fringe benefit che non sarà più basato sulle emissioni di Co2 ma sull’alimentazione del veicolo.
Dal 2025, le percentuali saranno 10% per le auto elettriche, 20% per le plug-in hybrid e 50% per tutte le altre alimentazioni. Ciò segna un risparmio significativo per i veicoli ecologici, mentre per i veicoli tradizionali l’imposizione fiscale raddoppia rispetto al passato.
Che cosa cambia ora
L’impatto concreto sui fringe benefit è evidente per quanto riguarda i veicoli a basse emissioni. Questa misura risponde agli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) di ridurre i veicoli ambientalmente dannosi entro il 2030. Tuttavia, la notizia non è del tutto positivo.
Infatti, tale cambiamento improvviso solleva critiche per l’impatto sui lavoratori. Il governo potrebbe rivedere questa disposizione durante l’iter parlamentare della Legge di Bilancio 2025. In molti infatti chiedono una maggiore equità fiscale senza dimenticare la delicata questione della sostenibilità ambientale, oggi una priorità in tutta Europa.