Multa auto, UFFICIALE, da oggi ti pignorano tutto: decisione del Governo, ti dimentichi ti pagarla e ti giochi casa
Se commetti un’infrazione preparati a passare dei guai molto seri: ti tolgono tutto quello che hai in pochi istanti.
Prendere una multa non fa mai piacere a nessuno, su questo non vi è alcun dubbio. Nessuno di noi vuole pagare una sanzione a causa di un errore commesso. Tuttavia, può bastare anche un solo istante di distrazione per commettere un’infrazione.
Da questo punto di vista le cose stanno per subire una stretta che ha ben pochi precedenti. Stiamo parlando del Nuovo Codice della strada, la cui entrata in vigore è prevista entro poche settimane. Il decreto è infatti al momento fermo in Senato.
Le multe saranno più alte. Questa è infatti delle principali novità contenute all’interno del decreto. Questo significa che bisognerà prestare ancora più attenzione a non commettere alcuna infrazione.
Quando si prende una multa, poi, è sempre bene provvedere con il pagamento il prima possibile. Il mancato pagamento di una sanzione può infatti portare a gravi conseguenze economiche e legali che non sono da sottovalutare.
Multe auto, che cosa dice il Codice della strada sui tempi di pagamento
Dopo aver commesso una violazione del Codice della strada, la multa arriva al domicilio del trasgressore entro 90 giorni. Se questo termine non viene rispettato, diventa possibile richiedere l’annullamento della sanzione. Tuttavia, qualora la multa arrivi nei tempi corretti, la persona ha 60 giorni di tempo a disposizione per procedere al pagamento. Trascorso questo periodo, il debitore va incontro a serie conseguenze legali.
In mancanza di pagamento, infatti, lo Stato italiano può avviare la procedura di pignoramento e altre misure esecutive. La prima conseguenza è il fermo amministrativo del veicolo, che impedisce al proprietario di utilizzarlo fino a quando il debito non verrà saldato. Questo fermo può essere particolarmente gravoso per chi usa l’auto per la propria attività lavorativa.
Quando scatta il pignoramento
Nei casi peggiori, poi, può anche l’iscrizione di un’ipoteca su eventuali immobili di proprietà del debitore. Questa misura viene attuata soltanto quando il debito supera i 20.000 euro. L’ipoteca immobiliare può anche portare alla perdita della casa in caso di mancato pagamento.
Infine, quando il debito è particolarmente elevato, lo Stato può procedere al pignoramento di una parte del reddito. Per esempio, può rivalersi sullo stipendio o sulla pensione. La legge consente il pignoramento fino a un quinto del reddito mensile del debitore.